(Adnkronos) - I 500 metri quadrati di allestimento ospitano tre sezioni specifiche. Nella prima, anticipata da una sezione introduttiva sull'estensione dell'Impero romano, si affronta il tema dell'anfiteatro, luogo di intrattenimento di massa, quale espressione delle grandi capacita' architettoniche e ingegneristiche dei Romani, di cui il Colosseo fu il punto di arrivo. La figura del gladiatore e' il tema principale della seconda sezione, in cui e' illustrata la sua vita giorno per giorno: chi erano, come si curavano, come e dove si allenavano, quali tipi di combattenti e delle varie tecniche di combattimento. La terza sezione illustra il complesso e lungo lavoro di organizzazione delle manifestazioni anfiteatrali, che a Roma richiedeva anni, illustrando poi, in ogni dettaglio, una intera giornata di spettacoli. Nella stessa sezione vengono affrontati altri temi, quali le origini funerarie della gladiatura nel IV secolo a.C. in Campania, del suo sviluppo attraverso i secoli fino alla decadenza, che coincise con la profonda crisi socio-economica che travolse Roma dopo l'invasione dei Goti agli inizi del V secolo d.C.; accanto ai munera (doni), cosi' erano detti gli spettacoli gladiatori, si affronta il tema delle origini e dello strepitoso successo di un'altra forma di intrattenimento, la venatio, spettacolo di caccia che consentiva al pubblico la visione di animali inusitati. La scelta dei siti che esporranno la mostra risponde a un preciso progetto culturale volto al decentramento, privilegiando i luoghi caratterizzati dalla presenza di anfiteatri romani o di siti archeologici legati all'aspetto militare della presenza romana in Europa. La prima sede della mostra, Kalkriese, si trova nella selva di Teutoburgo e sorge nel luogo dove, durante l'impero di Augusto, l'11 settembre del 9 d.C., il generale Publio Quintilio Varo subi' dalle tribu' germaniche una delle piu' grandi sconfitte mai inflitte a Roma.