Palermo, 15 mar.- (Adnkronos) - Semisepolto in mezzo a una pista sciistica sopra Champoluc, in Val d'Aosta, viene rinvenuto un cadavere. Sul corpo e' passato un cingolato in uso per spianare la neve, smembrandolo e rendendolo irriconoscibile. Poche tracce li' intorno per il vicequestore Rocco Schiavone da poco trasferito ad Aosta: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici di varia pezzatura e un macabro segno che non si e' trattato di un incidente ma di un delitto. La vittima si chiama Leone Micciche'. Eccola, la trama del nuovo giallo di Antonio Manzini dal titolo 'Pista nera' (Sellerio editore Palermo, 275 pagg., 13 euro). La vittima e' un catanese, di famiglia di imprenditori vinicoli, venuto tra le cime e i ghiacciai ad aprire una lussuosa attivita' turistica, insieme alla moglie Luisa Pec, un'intelligente bellezza del luogo che spicca tra le tante che stuzzicano i facili appetiti del vicequestore. Davanti al quale si aprono tre piste: la vendetta di mafia, i debiti, il delitto passionale. Difficile individuare quella giusta, data la labilita' di ogni cosa, dal clima alle passioni alla affidabilita' dei testimoni, in quelle strette valli dove tutti sono parenti, tutti perfettamente a loro agio in quelle straricche contrade, tra un negozietto dai prezzi stellari, un bar odoroso di vin brule', la scuola di sci, il ristorante alla mano dalla cucina divina. Antonio Manzini, attore e sceneggiatore, ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra dei criceti e tre racconti («Sei il mio tesoro» e «Giochiamo?» a quattro mani con Niccolo' Ammaniti e «L'accattone» per l'antologia Capodanno in giallo pubblicata da questa casa editrice). Pista nera e' il suo terzo romanzo.