(Adnkronos) - Il progetto di riallestimento del Museo e' stato curato da Guido Cornini e Claudia Lega, con un lavoro partito dallo studio preliminare delle fonti archivistiche e inventariali che ha avuto inizio nel 2000 ed ha permesso di ricondurre le opere ai diversi nuclei collezionistici e ai propri contesti di rinvenimento. "Abbiamo fatto il nostro mestiere di conservatori di musei -spiega Paolucci- ovvero ricomporre gli insiemi, le carte e le cose che la storia aveva disperso e confuso". Il nuovo allestimento e' anche l'occasione per l'inaugurazione, nella Sala delle Nozze Aldobrandine, della mostra 'Preziose Antichita' - Il Museo Profano al tempo di Pio VI', per la prima volta dopo 200 anni la mostra temporanea richiama ancora una volta all'interno dei palazzi vaticani i cammei della collezione profana, il famoso Cammeo Gonzaga, ultima e importante acquisizione per il Museo effettuata da Pio VI e una selezione di monete romane del Medalliere Carpegna. "La mostra temporanea fa capire la ricchezza di quanto si trova nei cosiddetti 'depositi' dei Musei Vaticani, una ricchezza che e' fondamentale far conoscere perche' possa essere studiata", ha affermato ancora Paolucci. Il ciclo di manifestazioni relative al nuovo allestimento del Museo Profano si concludera' il 16 dicembre prossimo con la Giornata di Studi 'Il Museo Profano: dalle origini al tempo di Pio VI', che si svolgera' nella sala conferenze dei Musei Vaticani, per ricostruire la storia dell'istituzione museale e delle sue raccolte sotto il punto di vista storico, museografico, artistico, archeologico e numismatico, con particolare attenzione a temi quali l'architettura della sala, la museografia settecentesca, il materiale archeologico della raccolta e la sua provenienza.