Arte: Michelangelo invade i Musei Capitolini (2)

sabato 31 maggio 2014
Arte: Michelangelo invade i Musei Capitolini (2)
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(Adnkronos) - L'esaltazione della bellezza, che il Buonarroti chiamava 'lucerna e specchio dell'arte', trova espressione nella rappresentazione del corpo umano che evidenzia la somiglianza tra la creatura e il creato in opere come il Crocifisso e la Madonna di Bruges. Il corpo nudo maschile, icona centrale dell'immaginario creativo di Michelangelo diventa a volte simbolo di un'umanità vittoriosa nelle opere come il colossale David, uccisore di Golia. Protagonista assoluto però è il tempo, tema cardine dell'universo michelangiolesco, e che può essere declinato in un tempo umano e passeggero, in un tempo più durevole come quello della fama e in un tempo eterno come quello di Dio. La Sagrestia Nuova di Firenze, di cui è esposto il modello ligneo, rappresenta l'espressione più integrale del suo impianto cosmologico, in cui architettura e scultura sarebbero state completate da forme simboliche e decorazioni pittoriche. Il progetto però si protrasse fino al 1531, quando Firenze finì sotto assedio, la Repubbblica fu sconfitta e il suo progetto rimase incompiuto. L'eterna contrapposizione tra le luci e ombre dell'animo passa attraverso la contrapposizione tra l'amore celeste e l'amore terreno, a cui Michelangelo dà espressione sia attraverso composizioni poetiche sia attraverso opere come il dipinto con Leda e il cigno e il cartone di Venere e Cupido. Alla fine dei tempi tutte le umane sofferenze vengono superate da una sempre più totalizzante fede cristiana, che approda ad opere come il Crocifisso in legno, in esposizione, oltre ai grandi progetti della Cappella Sistina e della Cappella Paolina. La mostra è un progetto 'entusiasmante e scoraggiante' allo stesso tempo come è stata definita dalla curatrice. "È un progetto ambizioso che non ha alcuna pretesa di organicità, perchè per Michelangelo a differenza di altri artisti, sarebbe impossibile un racconto compiuto", afferma Pietro Folena, presidente dell'associazione culturale Metamorfosi, organizzatrice dell'esposizione. Raccontare impressioni, suscitare emozioni può essere l'unica chiave di lettura di un artista universale che l'immaginario collettivo ama ricordare nella solitudine della Cappella Sistina, ma che ebbe in realtà una vita affollata di relazioni e una carriera artistica così intensa e varia da affidare l'alto genio al regno degli immortali.