Bologna, 14 giu. - (Adnkronos) - "Le conoscenze che avevamo sull'Italia del Nord e in particolare sull'Emilia Romagna erano buone anche prima del terremoto di maggio, e la mappa 2004 attingeva largamente da queste conoscenze, quindi facendo delle predizioni che per quanto mi riguarda si sono avverate al 99%: sono convinto che la mappa non abbia assolutamente fallito". E' quanto sostiene il ricercatore dell'Ingv Gianluca Valensise, intervenuto oggi a Bologna alla conferenza stampa sulla Cartografia geologica nazionale. "Il problema - continua Valensise - e' stata una questione di tempi e purtroppo l'Emilia Romagna e' stata colpita a meta' strada di un percorso virtuoso". In seguito alle mappe Ingv, "la normativa ha aspettato troppo ad uscire, e' diventata legge nel 2006, nel 2007 e' diventata obbligatoria la microzonazione, che e' in corso in molti Comuni emiliano-romagnoli e il terremoto ha colto la regione a meta' di questo percorso". "Il terremoto ha confermato le nostre conclusioni, ma era troppo tardi" sintetizza Valensise, aggiungendosi al coro di quanti parlano di un ritardo nei tempi di legislazione in materia e di mancate applicazioni delle leggi che hanno subito sovrapposizioni e deroghe dal 1984 ad oggi.