Terremoto: geologi Lazio su sentenza Grandi rischi, solidarieta' a colleghi

domenica 28 ottobre 2012
Terremoto: geologi Lazio su sentenza Grandi rischi, solidarieta' a colleghi
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Roma, 23 ott. - (Adnkronos) - "Un giudice ha finalmente individuato i responsabili del terremoto de L'Aquila e del tributo di vite umane che lo stesso ha imposto: sono i tecnici della commissione Grandi rischi della Presidenza del Consiglio, che non hanno previsto cio' che, ad oggi, e' purtroppo ancora imprevedibile. Giustizia e' fatta, anche se con un sussulto di medioevale cultura, che suggeriva di trovare un colpevole a tutti i costi. E la Santa Inquisizione l'ha trovato". Lo ha dichiarato in una nota Roberto Troncarelli, presidente dell'Ordine dei geologi del Lazio. "La 'Santa inquisizione' - continua la nota - nella fattispecie e' rappresentata dall'ennesimo componente di una casta che non paga mai per i propri errori, il quale si e' eretto a sedicente sismologo, emettendo una sentenza che grida vendetta ed e' l'ennesima riprova di un sistema, giudiziario e non, in disfacimento, che offende e ripugna chi ancora tenta di stare a galla in questo mare di melma. Cercare di descrivere cio' che avvenuto, con animo sereno e cultura idonea alla comprensione del fenomeno, senza lasciarsi sopraffare dalla indignazione per l'ennesimo caso di mala giustizia, non e' facile. Ci proviamo". "Vorremmo premettere - spiega ancora Troncarelli - che non e' il terremoto che uccide le persone, ma gli edifici costruiti male e dove non si doveva. Quindi aspettiamo di vedere condannati costruttori edili, funzionari istruttori delle pratiche di rilascio dei permessi di costruire, sindaci e consigli comunali che dichiarano edificabili aree con motivazioni di 'cassetta' e mai tecnico-sociali, che non adottano piani di protezione civile in territori dichiarati ad alta pericolosita' sismica, che se ne infischiano di pareri specifici al riguardo, elaborati da tecnici prudenti, che per le loro valutazioni caute vengono additati addirittura quali Cassandre e iettatori". (segue)