Siccita': Manzato (Veneto), disperazione in Basso Polesine

domenica 29 luglio 2012
Siccita': Manzato (Veneto), disperazione in Basso Polesine
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Adria (Rovigo), 23 lug, (Adnkronos) - Il Basso Polesine e' stato arso dalla siccita' e dal caldo: un paradosso per uno dei territorio che si snoda tra i due piu' grandi fiumi d'Italia e termina con il Delta del Po. Eppure in almeno 30 mila dei 60 mila ettari di mais del Polesine le pannocchie non sono neppure nate e le piante stanno avvizzendo. Per gli altri 30 mila ettari si vedra', anche se la perdita del prodotto si fara' sentire in ogni caso pesantemente. Sorte analoga tocca anche alle altre tradizionali colture estensive della zona e soffre anche l'ortofrutta. "Uno spettacolo desolante, molto peggio di quanto uno possa aspettarsi", lo ha definito l'assessore all'agricoltura del Veneto Franco Manzato, che oggi ha voluto visitare alcune aziende del primario tra Adria e Taglio di Po per rendersi conto direttamente della situazione. Disperati gli agricoltori: c'e' chi ha perso tutto, chi tenta di salvare il salvabile sapendo di vedersi comunque tagliato il reddito, altri che si dannano ad irrigare, dove possibile e dove vi sono le strutture, a costi altissimi rispetto ad un raccolto immiserito. Tra tanta acqua, infatti, la realizzazione di impianti irrigui non e' ovunque diffusa perche' finora non era stata ritenuta necessari. Nel Delta del Po questa situazione e' oggi visibile ai due lati della stessa strada: dal lato dove si e' potuto irrigare qualcosa si e' salvato, dall'altro c'e' un'agricoltura morta di sete.(segue)