Potenza, 9 ott. - (Adnkronos) - Un tavolo sulla vertenza del Don Uva di Potenza si e' tenuto a Potenza tra la Regione Basilicata e l'Istituto per trovare soluzioni sul destino lavorativo dei 52 operatori occupati presso la struttura che eroga prestazioni socio-riabilitative in convenzione con la sanita' pubblica. La Regione Basilicata ha posto la condizione che ogni euro che dara' a qualunque titolo all'Istituto Casa della Divina Provvidenza - Don Uva di Bisceglie (la casa madre e' in Puglia) sara' destinato esclusivamente alla gestione della struttura di Potenza e tanto sara' espresso con impegni vincolanti in contratti e transazioni che si andranno a firmare da ora in poi. E' uno dei punti fermi posto nell'incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente Vito De Filippo, l'assessore alla Salute, Attilio Martorano e rappresentanti dell'Istituto con una delegazione guidata dalla Superiora Generale della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza, Suor Marcella. "I rappresentanti dell'Istituto hanno acconsentito al vincolo di destinazione delle somme finalizzato a tutelare dipendenti e fornitori della struttura lucana che sara' tradotto in atti quanto prima", si legge in un comunicato della Giunta regionale. Disponibilita' di massima - prosegue il resoconto - e' stata pure espressa da parte dell'Istituto in merito ad un'ipotesi di fitto di ramo d'azienda per la gestione autonoma delle attivita' lucane, in favore della Asp (Azienda provinciale di Potenza). Questa seconda ipotesi deve essere ancora valutata nella sua fattibilita'.