Montefalco, 14 set. -(Adnkronos)- Che la nuova tendenza del vino italiano sia 'bio' lo dimostrano i 30mila ettari a vigneto biologico su un totale di 75mila ettari comunitari e il numero crescente di aziende che richiedono la certificazione o che sperimentano metodi di produzione 'green', a basso contenuto di solfiti e piu' attenti all'ambiente. A queste si aggiunge ora anche Antonelli, storica cantina di Montefalco che, dalla vendemmia 2012, ha ottenuto la certificazione biologica per produrre un Sagrantino buono e sano. Una produzione interamente ripensata a partire dal vigneto, condotto in modo ancora piu' naturale, senza l'uso di sostanze chimiche. La certificazione rilasciata dall'Imc (Istituto Mediterraneo di Certificazione) arriva dopo tre anni di conversione biologica dell'azienda, che ha interessato l'intera superficie a vigneto. Novita' che arriva in un momento in cui e' piu' chiaro il quadro normativo a livello europeo sui vini da uve biologiche: la vendemmia 2012 infatti sara' ricordata come la prima vendemmia dei "vini Bio" etichettati Unione Europea, grazie al regolamento approvato nei mesi scorsi che consente di utilizzare la dicitura e il marchio in etichetta. "Il biologico e' un metodo di coltivazione che permette di avere innanzitutto uve piu' buone e piu' sane, che comporta una maggiore cura delle esigenze del singolo vigneto e un maggiore equilibrio in vigna - commenta il produttore Filippo Antonelli - Naturalmente una migliore qualita' delle uve ci mette in condizione di produrre un vino di alta qualita"'.