Bari, 7 nov. (Adnkronos) - Sono trecento in tutta la Regione Puglia, 70 solo nella provincia di Bari, i medici di medicina generale che attendono lo sblocco delle graduatorie per poter aprire uno studio medico. "Sono bloccate dal 2009 - spiega Anna Lampugnani, medico e segretario regionale del Sindacato dei Medici Italiani - una situazione paradossale che colpisce soprattutto i medici piu' giovani e che crea un pericoloso collo di bottiglia nell'assistenza territoriale. Ci sono medici che hanno 1500 assistiti mentre basterebbe dare il via libere alle immissioni, ferme al 2008, per dare un vero contributo di efficienza alla sanita' regionale, per creare quella rete territoriale necessaria a garantire il diritto alla cura per ogni pugliese". Con lo sblocco della graduatoria molti giovani medici potrebbero lavorare, aprire studi in maniera piu' capillare sul territorio e alleggerire anche il carico di pazienti che grava su alcuni medici, 'costretti' a seguire sulla carta anche piu' di 1500 pazienti. La medicina preventiva, l'unica che tiene lontana dagli ospedali i ricoveri impropri e che e' capace di essere vicina ai malati cronici, spesso rappresentati dagli anziani ultrasessantacinquenni, ha bisogno di questo sblocco. "Ettore Attolini, assessore regionale alle Politiche della Salute - conclude il sindacato dei medici - e' chiamato a rispondere anche di questa inerzia burocratica che frena la sanita' pugliese".