(Adnkronos) - Era una aggregazione di edifici privi di un vero disegno urbanistico e ruotanti intorno alla chiesa dominata da un campanile dove campeggiava la significativa scritta 'Resurgo'. L'edificio religioso, dedicato al Redentore, occupa il lato breve della piazza, mentre tutte le altre costruzioni si collocano perpendicolarmente: su un lato le scuole elementari e una casa bifamiliare per gli impiegati, sull'altro la locanda del Gallo Bianco e il palazzo dei negozi. Di fronte il municipio con la casa del direttore della bonifica e l'edificio della Sbs. Tutti questi edifici presentano un'architettura dai caratteri vagamente "montani" e pittoreschi in una zona completamente piatta come la bonifica di Sassu. Questo linguaggio e' utilizzato anche nel recinto del cimitero con fasce bicrome e torricini con tetti a spiovente di gusto storicista. Tranne la chiesa, progettata da G. Bianchi e terminata nel 1928, gli altri edifici furono realizzati su progetto dell'ingegnere Carlo Avanzini, scomparso prematuramente nel 1932. Dal punto di vista architettonico, quindi, vi fu un mutamento con la serie di opere progettate dall'ingegnere Giovanni Battista Ceas secondo un linguaggio ormai razionalista: la casa del balilla e la casa del fascio, e, poco dopo, la caserma della Milizia Volontaria di Sicurezza Nazionale, pero' meno interessante. Successiva la Casa del cooperatore, inaugurata nel 1960, opera di un quarto progettista, l'ingegnere di origine dalmata Nino Cerlienco, che presenta un linguaggio semplice, ma ormai superato, basato sull'uso della trachite locale e sulla dispersione di frammenti di basalto scuro nel corpo di una muratura pesante. (segue)