Mostre: a Firenze la magia della 'pietra di luna', la scagliola (4)

domenica 21 ottobre 2012
Mostre: a Firenze la magia della 'pietra di luna', la scagliola (4)
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(Adnkronos) - COME SI LAVORA LA SCAGLIOLA - Oggi come ieri, la scagliola si ottiene da un minerale, la selenite che, allo stato puro, si presenta sotto forma di lamelle o scaglie. Da qui il nome. Dopo essere stato cotto e macinato in sottilissima polvere, viene mescolato con terre colorate e colle animali. Il disegno originale si riporta su una lastra di marmo o di scagliola, si traccia con il mazzuolo e scalpello e, infine, si scava in profondita'. Gli impasti colorati riempiono il disegno inciso e, dopo l'indurimento, si spianano con acqua e pietra pomice. Il piano e' cosi' pronto per essere di nuovo graffito con il bulino ed ospitare altre sfumature di colore. Nei motivi decorativi particolarmente definiti, gia' come era in uso nell'Ottocento, si ritoccano a pennello, con scagliola stemperata, le sfumature di colore. Infine si lucida con "le pietre", la cera e la lacca. IL LABORATORIO DI BIANCO BIANCHI - Per riportare Firenze al centro di un nuovo Grand Tour degli amanti dell'arte che cercano un oggetto unico per la propria dimora ci voleva la passione di un impiegato amante della pittura che per dieci anni (siamo sul finire degli anni Quaranta) dedica il suo tempo libero a cercare la formula giusta per gli impasti di scagliola, lavorando sul tavolo di casa. Si accorge della sua maestria il figlio dello scrittore Giuseppe Prezzolini e Bianco Bianchi, l'impiegato-artista, diventa famoso negli Stati Uniti e poi in Italia. Lasciato il lavoro, Bianchi si dedica completamente alla scagliola, sia raccogliendo pezzi d'epoca che producendone di nuovi. Oggi i figli Alessandro ed Elisabetta, insieme a pochi collaboratori continuano a produrre capolavori con la stessa antica procedura nel laboratorio di Pontassieve e ad esporre i propri lavori nello show-room in Via Maggio a Firenze. Nel laboratorio si continuano a restaurare opere d'epoca e a produrre pezzi unici tra cui tavoli, pannelli ed oggettistica che finiscono nelle case piu' belle del mondo. Come quel tavolo in scagliola con la testa di Medusa realizzato per la villa di Gianni Versace che ispiro' lo stilista in cerca di un logo per le sue collezioni, oppure come i tavoli presenti nelle collezioni di Kensington Palace a Londra, di De Balkany a Parigi, del Sultano del Brunei e dell'Hotel Pierre a New York.