Emilia, ancora scosse e terrore

Prosegue lo sciame sismico
giovedì 31 maggio 2012
Emilia, ancora scosse e terrore
4' di lettura

Roma, 31 mag. (Adnkronos/Ign) - Sisma senza fine in Emilia dove una nuova scossa forte è stata registrata dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia alle 21.04 dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia, con una magnitudo di 4.2 ad una profondità di 8.7 km. E' stata la scossa più forte di una giornata caratterizzata da continui movimenti della terra che ha generato nuova paura tra i 15.000 sfollati che vivono per lo più nelle tende. Il bilancio delle vittime è salito a 17 vittime. Ieri è stato recuperato il corpo del quarto operaio, un giovane di 25 anni, che risultava disperso dopo il crollo del capannone dell'Haemotronic avvenuto a Medolla, in provincia di Modena, a causa del sisma. Mentre, secondo i dati del sindacato dei pensionati della Cgil, "sono oltre 100.000 gli anziani e i pensionati che si trovano" in difficoltà. A Cavezzo, riporta l'assessore della Provincia di Rimini Mario Galasso racconta: "La paura nella gente è palpabile, circa 600 persone hanno montato le proprie tende in vari punti del paese per sfuggire al rischio dei crolli e di nuove scosse". I funzionari e i volontari riminesi, che gestiscono il campo di accoglienza di Cavezzo, stanno organizzando l'allestimento di un secondo campo. In attesa di rinforzi, al momento tra i volontari a lavoro, 12 sono addetti alla cucina da campo che prepara tra i 500 e i 600 pasti quotidiani. Intanto, prosegue il lavoro dei tecnici per il monitoraggio e le verifiche sulla stabilità degli edifici. In particolare, il centro storico di Modena presenta un percorso a ostacoli tra transenne e tratti di strade sbarrati per il pericolo di caduta di calcinacci. Da ieri continuano i lavori per la rimozione, in via precauzionale, di tutte le sfere di granito ornamentali poste in cima alla Chiesa del Voto. Una di esse, infatti, è precipitata al suolo martedì, senza però causare danni alla persone. Preoccupa nel frattempo il fenomeno dello sciacallaggio. Oltre a Modena anche al Centralino unificato della Protezione Civile di Reggio Emilia stanno giungendo numerose segnalazioni di persone di una non meglio precisata Protezione civile che a piedi o in auto, in certi casi scortata addirittura dalla polizia municipale, starebbero girando per la Bassa invitando ad abbandonare le case in vista di nuove scosse. "Si tratta di impostori che agiscono presumibilmente per mettere in atto azioni di sciacallaggio", spiega la Provincia di Reggio Emilia. Alla Polizia di Modena, inoltre, è stato segnalato che tra il capoluogo, Carpi e Mirandola alcune persone, con automobili, senza autorizzazione alcuna e munite di megafono, stanno comunicano alla cittadinanza di abbandonare le proprie abitazioni per imminenti scosse di terremoto. La Questura avverte che "tali avvisi sono da considerarsi assolutamente infondati". Si tratta di una "bufala che sta però, purtroppo, sta generando il panico in persone comprensibilemnte già provate" avverte la Provincia, ribadendo che "nessuna persona della Protezione civile sta effettuando questi avvisi". Qualora qualcuno incontrasse questi 'sciacalli', "è pregato di far intervenire immediatamente carabinieri, polizia o polizia municipale" sollecita l'amministrazione, ricordando che "per le comunicazioni ufficiali e attendibili, i cittadini sono invitati a utilizzare il sito internet, il profilo Twitter o la pagina Facebook della Provincia". "Noi dobbiamo in primo luogo realizzare un impianto di gestione della ricostruzione che sia snello", ha affermato a Radio Anch'io Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romanga e commissario per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma. "Stiamo già lavorando ad una serie di norme legate alla operatività delle imprese e dei cittadini, che siano trasparenti ed assolutamente snelle per consentire di superare la burocrazia", ha aggiunto Errani. Bankitalia, da parte sua, "non farà mancare il suo contributo" per fronteggiare le conseguenze del terremoto, ha dichiarato il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sottolineando che sono "giorni non facili per il nostro paese, per l'Europa". "Sono giorni - ha precisato - in cui ciascuno, Stato, istituzione o individuo, deve applicarsi a svolgere il proprio compito al meglio delle sue possibilità, perché solo dal generale assolvimento dei doveri di tutti può scaturire la soluzione della crisi che viviamo. Con questo stesso spirito dovranno essere affrontate le conseguenze del grave, luttuoso sisma che ha colpito in questi giorni l'Emilia. Come in analoghe circostanze, la Banca non farà mancare il suo contributo". Intanto grazie alla valanga di sms giunti al numero 45500 per gli aiuti all'Emilia in meno di due giorni sono stati già raccolti 5,4 milioni di euro. "E' un dato estremamente positivo -commenta all'Adnkronos Angelo Borrelli, vicecapo del dipartimento della Protezione civile, che sovrintende il flusso di aiuti - se consideriamo che abbiamo attivato il numero alle 19 del 29 maggio. La stessa cifra, per esempio, è stata raccolta per l'alluvione a Genova e in Liguria, ma in un mese". Anche questo numero per l'Emilia sarà valido per trenta giorni , dunque ci si aspetta una cifra ben più consistente. "La somma -sottolinea Borrelli- verrà gestita direttamente dal presidente della regione Emilia Romagna, affiancato da un comitato di garanti come di consueto. Nessuna quota di quanto raccolto, come sempre, andrà agli operatori di telefonia, né sulle cifre grava l'Iva".