(Adnkronos) - "La Sipl ha inteso quest'anno affrontare argomenti nuovi oltre a quelli trattati abitualmente - ha detto Cristina Preti, presidente Sipl - La sicurezza informatica, il contrasto all'evasione fiscale e, appunto, il gioco. Le polizie municipali hanno uno strettissimo contatto con il territorio e hanno prima di altri la possibilita' di accorgersi del fenomeno". I numeri del gioco Secondo i dati del Rapporto Eurispes 2009, il gioco d'azzardo coinvolge in Italia fino al 70-80% della popolazione adulta (circa 30 milioni di persone). Il fenomeno e' piu' diffuso tra gli uomini di eta' compresa tra i 20 e 60 anni. Nel 2011 in Italia sono stati spesi in gioco d'azzardo quasi 80 miliardi di euro, e il primo trimestre del 2012 segnala un ulteriore aumento di spesa del 28,9% rispetto al primo trimestre 2011. Nel 2011 la somma maggiore e' stata giocata negli apparecchi (slot machine e videlottery), che hanno raccolto il 56,3% del fatturato totale; seguono i gratta e vinci (12,7%), il lotto (8,5%), le scommesse sportive (4,9%), il superenalotto (3%), poi bingo e scommesse ippiche. "Sono le persone piu' fragili a rischiare di piu"', ha sottolineato Matteo Iori, presidente dell'associazione onlus Centro sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia. A giocare piu' assiduamente sono le persone con titolo di studio piu' basso: l'80,3% di chi ha la licenza media, contro il 70,4% di chi ha il diploma o il 61% dei laureati; e anche chi ha minori garanzie e tutele lavorative: il 70,8% di chi ha un lavoro a tempo indeterminato, contro l'80,3% dei lavoratori saltuari o l'86,7% di chi e' in cassa integrazione. (segue)