Firenze, 27 set. - (Adnkronos) - "Aldila' dei giudizi di merito la caccia al cinghiale in Toscana deve essere necessariamente monitorata. Questo e' un dato di fatto vista la grande diffusione che ha nel nostro territorio e visto anche l'alto numero di cacciatori che la pratica". Questo il commento di Marta Gazzarri, capogruppo Idv in Consiglio regionale, e Mauro Romanelli, consigliere regionale di Sel, sulla caccia al cinghiale, oggetto di un'interrogazione urgente presentata nell'Assemblea toscana. "La nostra interrogazione - proseguono Gazzarri e Romanelli - chiede alla Giunta quali siano i numeri e le modalita' di svolgimento del fenomeno e se esistano regolari controlli nel rispetto della normativa igienico sanitaria dell'attivita' di macellazione degli animali abbattuti. Oltre ad una necessaria apprensione per l'incolumita' pubblica dovuta all'uso delle armi, infatti, cio' che ci preoccupa e' che le squadre di caccia utilizzino ritrovi spesso informali dove, con molta probabilita', avvengono le macellazioni, con il rischio di compromettere non solo l'ambiente e la tutela del patrimonio faunistico ma anche la salute pubblica dei cittadini. Le stesse squadre, composte da piu' di quaranta persone, esistono spesso senza alcun riconoscimento formale, quale potrebbe essere quello della forma associativa". "Esiste una proposta di legge attualmente all'esame della Sesta Commissione - proseguono i consiglieri Gazzarri e Romanelli - la pdl 164, che vuole consentire la realizzazione o l'uso di manufatti di supporto all'attivita' venatoria concedendo facilitazioni che creano forti perplessita' per la chiara disparita' di trattamento tra agricoltori e cacciatori. La stessa proposta non prevede invece alcun monitoraggio dell'attivita' effettivamente svolta, che noi chiediamo venga effettuato al piu' presto. L'eventuale approvazione della proposta di legge, peraltro, renderebbe ancora piu' urgente la necessita' che le squadre di caccia vengano regolate a livello giuridico".