Reggio Calabria, 7 giu. - (Adnkronos) - Il collaboratore di giustizia Antonino Lo Giudice ritratta le sue dichiarazioni in merito agli attentati del 2010 alla procura generale di Reggio Calabria e sotto l'abitazione del procuratore generale Salvatore Di Landro, e disconosce il ritrovamento del bazooka indirizzato all'allora procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone. Lo scrive nella lettera inviata ai due avvocati reggini Francesco Calabrese e Giuseppe Nardo, chiedendo che il suo memoriale venga depositato in tutti i processi in cui e' stato sentito come teste. Per quel delitto stanno subendo un processo a Catanzaro il fratello Luciano Lo Giudice, Antonio Cortese e Vincenzo Puntorieri.