(Adnkronos) - Terna ha poi ricordato il "lungo percorso di condivisione" con gli Enti Locali. "Dopo oltre 100 incontri e sopralluoghi per la definizione dei criteri localizzativi e del percorso della nuova linea - spiegano dall'azienda -, si e' giunti nel gennaio 2007 al protocollo d'intesa con tutti i Comuni interessati, la Provincia di Messina e Regione Sicilia". Terna ha inviato poi al ministero dello Sviluppo economico la richiesta di autorizzazione, concessa nel 2010, di "un intervento ampiamente condiviso con il territorio", associando alla nuova linea (lunga 105 km, di cui 36 km in suolo siculo), su indicazione degli Enti locali, un piano di dismissioni di oltre 170 km di vecchie linee, di cui 80 km in Sicilia, "buona parte delle quali attualmente insistono vicino agli abitati". La realizzazione dell'opera, infine, portera' lavoro per 170 imprese e 90 lavoratori quotidianamente coinvolti nei cantieri, parte dei quali siciliani. Inoltre Terna, rispondendo alle sollecitazioni dei consiglieri, ha evidenziato come "l'opera e' stata autorizzata dopo la verifica da parte dei soggetti competenti del rispetto di tutti i limiti in materia di campi elettromagnetici imposti dalla legge italiana, che e' una delle piu' restrittive in Europa". Impossibile poi l'ipotesi di interramento della linea. "I cavi interrati, in caso di guasto - hanno concluso i tecnici di Terna -, richiedono tempi di riparazione dell'ordine di settimane, durante le quali la rete elettrica circostante deve assolvere ai compiti della linea in cavo non piu' in servizio. Ma la rete elettrica esistente in Sicilia e' obsoleta e poco magliata, e percio' gia' ora non piu' sufficiente a garantire con adeguati margini di sicurezza la continuita' di alimentazione di una vasta area del territorio".