Carceri: nuova tappa 'Scatto dentro', domani Uilpa penitenziari a Lanciano

domenica 20 ottobre 2013
Carceri: nuova tappa 'Scatto dentro', domani Uilpa penitenziari a Lanciano
2' di lettura

Roma, 14 ott. (Adnkronos) - Domani alle 9 il segretario generale della Uilpa Penitenziari, Eugenio Sarno, accompagnato dal segretario regionale dell'Abruzzo, Pino Giancola, e dal segretario provinciale di Chieti, Ruggero Di Giovanni, si recherà in visita al carcere di Lanciano (Ch) nel corso della quale effettuerà un servizio fotografico per documentare lo stato dei luoghi di lavoro. Ne dà conto una nota della Uilpa Penitenziari, spiegando che copia del reportage fotografico sarà distribuito agli operatori dell’informazione nel corso di una conferenza stampa convocata per domani alle 12 davanti all’istituti di pena di Lanciano. La visita di domani rientra nell’ambito dell’iniziativa che la Uilpa Penitenziari ha denominato 'Lo scatto dentro'. "Questa iniziativa -spiega Sarno- ha l’obiettivo di gettare uno squarcio di verità sulle reali condizioni di lavoro e di detenzione all’interno delle nostre prigioni. Da qualche mese, grazie al parere espresso dal Garante della privacy e alla sensibilità del Dap, possiamo documentare fotograficamente lo stato dei luoghi di lavoro all’interno delle carceri ma anche il degrado e l’inciviltà che le connotano nella quasi totalità dei casi". "E’ nostro intendimento -prosegue il leader della Uilpa Penitenziari- non solo denunciare una situazione vergognosa e insostenibile quanto alimentare, attraverso l’informazione e la verità, la coscienza sociale su ciò che è la realtà carceraria in Italia. Siamo convinti che le foto possano incidere molto più di tante parole". A fronte di questa situazione, Sarno ribadisce quindi che "l'amnistia è un atto necessario" e "legiferare per ridare dignità alla pena e consentire agli operatori di agire in conformità all’art. 27 della Costituzione non è un favore a nessuno: è un dovere che ogni politico dovrebbe sentire, se non altro per fare giustizia di un ventennio di oblio politico che ha determinato le disastrose e disastrate condizioni in cui versano i nostri penitenziari". (segue)