Milano, 11 lug. (Adnkronos Salute) - Milano avra' il suo registro per il fine vita. Il Consiglio comunale ha approvato oggi - con 27 voti a favore, 4 contro e 1 astenuto - la delibera di iniziativa popolare che istituisce lo strumento che raccogliera' le "attestazioni di deposito in merito alle dichiarazioni anticipate di volonta' sui trattamenti sanitari di fine vita". Per effetto del provvedimento Palazzo Marino potra' dunque ricevere e conservare un documento che attesta, dove e presso chi, un cittadino ha lasciato le proprie disposizioni in ordine ai trattamenti medici, che intende o non intende consentire su di se', in una situazione di perdita di coscienza definibile come permanente e irreversibile. Il Registro delle attestazioni di deposito puo' accogliere anche disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi o tessuti nonche' rispetto alla cremazione e alla dispersione delle ceneri. Dopo il via libera la scena politica milanese si divide. "Felici e orgogliosi che Milano abbia compiuto oggi un altro passo avanti nel campo dei diritti civili e delle liberta' personali confermandosi un laboratorio innovativo", commenta l'assessore alle Politiche sociali e cultura della salute, Pierfrancesco Majorino. "Ora siamo pronti ad accogliere le dichiarazioni dei cittadini e ci rivolgiamo nuovamente al Parlamento, da tempo immobile su questo tema, affinche' al piu' presto si muova per colmare il vuoto nazionale in materia". Interviene anche Mariolina Moioli, consigliere comunale della Lista Milano al Centro: "I notai hanno bisogno del Comune-badante? Dico il mio 'no' a un atto inutile e costoso, che impegna uffici e personale a riempire carte vuote di contenuto giuridico, replicando una funzione gia' ampiamente coperta e prevista dalla normativa nazionale. Un'operazione di pura vetrina ideologica". L'iscrizione al Registro avviene nella forma di dichiarazione sostitutiva di attore notorio, puo' essere richiesta da tutti i residenti del Comune di Milano e il venir meno della residenza non comporta la cancellazione. (segue)