Sanita': piano San Camillo Roma contro tempi lunghi in pronto soccorso

domenica 22 dicembre 2013
Sanita': piano San Camillo Roma contro tempi lunghi in pronto soccorso
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Roma, 19 dic. (Adnkronos Salute) - Aumento del numero dei posti letto, potenziamento dell'organico. E ancora: aumento della presenza delle forze dell'ordine e della vigilanza a tutela degli operatori, potenziamento dei trasporti, ampliamento degli spazi. Queste alcune delle misure inserite nel piano messo a punto dall'azienda San Camillo Forlanini di Roma, per risolvere il problema del sovraffollamento del pronto soccorso. Un piano che va ad integrare le azioni già intraprese autonomamente dall'azienda nei mesi scorsi, tra le quali il trasferimento di pazienti cronici degenti nei reparti o direttamente trasferibili dal pronto soccorso, e l'assunzione di personale su fondi progettuali specifici che non gravano sui fondi della Regione. Per risolvere globalmente il problema e rendere operative le misure necessarie, ad esempio l'attivazione 10 posti letto Obi presso l'Unità di medicina d'urgenza, il potenziamento dell'organico di personale, la ristrutturazione dei locali del pronto soccorso, è però necessario il sostegno e l'intervento della Regione. L'azienda lo dice a chiare lettere: "E' necessario che la Regione Lazio adotti uno specifico progetto obiettivo, come nel recente passato già fatto per risolvere le emergenze della salute mentale e dell'influenza aviaria, nel quale sia prevista la possibilità di assunzione di personale addetto all'assistenza (medici, infermieri, operatori socio-sanitari)". Secondo l'azienda, "il Patto della salute di prossima approvazione può essere la sede dove la Regione possa far valere le proprie ragioni in nome di una emergenza che è sotto gli occhi di tutti e che il piano elaborato può contribuire a risolvere, con il raggiungimento di due obiettivi prioritari da raggiungere nelle prossimi mesi: diminuzione del numero e del tempo medio di permanenza in pronto soccorso dei pazienti; diminuzione del tempo di attesa per visita medica per i codici verdi".