Omicidio Meredith: teste ritratta e conferma accusa a fratello

domenica 6 ottobre 2013
Omicidio Meredith: teste ritratta e conferma accusa a fratello
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Firenze, 4 ott. - (Adnkronos) - "Confermo in toto le accuse a mio fratello Antonio, che e' il colpevole. Non sono stati ne' Amanda ne' Raffaele. Io sono fiera che due ragazzi innocenti sono usciti dal carcere". Lo ha detto il teste Luciano Aviello sentito dalla Corte d'Assise d'Appello di Firenze dove si svolge il processo bis di secondo grado per l'omicidio di Meredith Kercher. In aula Aviello si e' presentato come Lucia spiegando che ha in corso il cambio di sesso e che attualmente si trova detenuto nel carcere di Ivrea per reati diversi da quello per cui si procede al Palazzo di giustizia di Firenze. "Io non cambiero' mai idea su mio fratello Antonio", ha aggiunto nel corso della deposizione. Nel frattempo il fratello accusato e' deceduto. Durante l'interrogatorio, rispondendo alle domande del sostituto procuratore generale Alessandro Crini, Aviello ha confermato quanto riferi' la prima volta alla Corte d'Assise d'Appello di Perugia mentre ha ritrattato, sostenendo che non corrisponde al vero, la sua successiva deposizione davanti al pubblico ministero di Perugia il 22 luglio 2011. Nei confronti di Aviello e' in corso un processo per calunnia che si aprira' nel gennaio 2014. Il teste Aviello ha detto tra l'altro che suo fratello Antonio non avrebbe partecipato inizialmente a un omicidio "ma ad una rapina su commissione di un quadro" in casa di Meredith, parlando tra l'altro di "un finto furto e una finta seduta spiritica" su cui pero' non ha dato spiegazioni ulteriori. Secondo Aviello per risolvere il caso "bisogna trovare il coltello e la chiave, tutto il resto e' noia". Nel corso dell'udienza il presidente della Corte Alessandro Nencini non ha potuto fare a meno di sottolineare come la vicenda legata al testimone Aviello sia "uno dei misteri" dell'omicidio Meredith.