Bari, 6 set. - (Adnkronos) - Sarebbero stati sei i componenti del gruppo di fuoco che il 19 maggio agi' al quartiere San Paolo di Bari per eliminare a colpi di kalashnikov (ma anche per mezzo di un'altra arma) Vitantonio Fiore, il principale bersaglio, figlio del boss dell'omonimo clan dei quartieri Carrassi e San Pasquale, Antonio Romito, il suo guardaspalla, e Claudio Fanelli. Solo per due dei presunti partecipanti all'agguato il gip del Tribunale di Bari Annachiara Mastrorilli ha riconosciuto la consistenza degli elementi di accusa forniti dagli inquirenti della Squadra Mobile della Questura e della Direzione Distrettuale antimafia, disponendo il loro arresto. Per gli altri non c'erano, secondo il giudice, i gravi indizi per procedere. Si tratta in particolare di Antonio Moretti, braccio destro di Giacomo Caracciolese, considerato uno dei killer piu' efferati della citta', e di Nicola Fumai, presente in funzione di 'appoggio'. Sono accusati di concorso in omicidio volontario e detenzione di armi da guerra aggravati dall'articolo 7, cioe' dall'aver agevolato un'associazione mafiosa. (segue)