(Adnkronos) - "Il cibo - argomenta Grandi - e' cultura quando si consuma, perche' l'uomo, pur potendo mangiare di tutto, o forse proprio per questo, in realta' non mangia tutto, bensi' sceglie il proprio cibo, con criteri legati sia alle dimensioni economica e nutrizionale del gesto, sia a valori simbolici di cui il cibo stesso e' investito. Il cibo e' cultura quando si produce, perche' l'uomo non utilizza solo cio' che trova in natura, ma ambisce a creare il proprio cibo". E ancora, "il cibo e' cultura quando si prepara, perche' una volta acquisiti i prodotti di base della sua alimentazione l'uomo li trasforma attraverso elaborate tecnologie, che si esprimono nelle pratiche di cucina". Non stupisce, quindi, lo slogan 'Food as culture' che si tradurra' in eventi e relativi menu'. Il 5 giugno, giorno dell'apertura, il cibo si sposera' con l'arte grazie ai quadri sul tema di Ludovica di Biasi e al concerto dei 'Lemon Three, il succo della musica in acustico'. Il 6 giugno invece si celebrera' il 150esimo anniversario dalla nascita di Gabriele D'Annunzio che 'La Limonaia' ricordera' con un menu' ad hoc (cibo tradizionale di Pescara), oltre che attraverso il concerto multisensoriale di Gabriella Perugini e le letture dal 'Notturno' e dall'Epistolario da parte dell'attrice Anna Cuculo. Dulcis in fundo le note musicologiche di Gigliola Bianchini: 'D'Annunzio e la musica'. Piu' in generale, evidenzia lo chef, "le attivita' sono volte alla promozione di modelli sostenibili di produzione e distribuzione del cibo, nel rispetto della tutela del territorio, di equilibri planetari, della qualita' organolettica, ambientale e sociale, della salvaguardia della biodiversita', della qualita' della vita e del lavoro dei produttori". Non solo. L'intento nobile di Cesare Grandi e' anche quello di realizzare eventi che "aiutano a conoscere e vivere esperienze multisensoriali, di relazione, socializzanti per un cambiamento nello stile di vita", che "stimolano alla pedagogia del cibo attraverso il gioco e il linguaggio".
