Roma, 1 giu. (Adnkronos) - Pene piu' leggere per i writer che se ne vanno in giro ad imbrattare cartelli e segnaletiche stradali. Il writer che con la vernice delle bombolette rende illeggibili i cartelli stradali - dice la Cassazione - non commette reato, ma semplicemente un illecito amministrativo passibile di multa. In questo modo, la Seconda sezione penale ha accolto il ricorso di un writer di Massa che si era visto infliggere una condanna a sei mesi di reclusione, sostituiti da una multa di circa seimila euro, per il reato di danneggiamento. La Corte d'appello di Genova, nel luglio 2011, applicando la linea dura nei confronti del writer aveva evidenziato come "la vernice aveva reso inutilizzabili i cartelli tanto da determinarne la sostituzione". Ad incidere negativamente, anche la "personalita' negativa" del writer desunta dal certificato penale che escludeva la sussistenza di riconoscimento di uno sconto di pena. Contro la linea dura, il writer ha fatto ricorso in Cassazione e ora piazza Cavour gli ha dato ragione, annullando la "sentenza impugnata perche' il fatto non e' previsto come reato". Nel dettaglio, la Cassazione ricorda che "la disposizione di cui all'art. 15 Cds - che punisce con una sanzione amministrativa il danneggiamento o l'imbrattamento della segnaletica stradale - riveste natura di norma speciale rispetto alla disposizione di cui all'art. 635 c.p. relativa ad una specifica categoria di beni, sicche' la relativa condotta costituisce illecito amministrativo".