Treviso: sindaco Vedelago, esponente governo venga qui al posto mio per un giorno

sabato 30 novembre 2013
Treviso: sindaco Vedelago, esponente governo venga qui al posto mio per un giorno
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Vedelago (Treviso), 27 nov. - (Adnkronos) - "Ho sempre più la sensazione che chi decide non abbia il vero polso della situazione di questa area del Paese. Ma andando avanti così l'amministrazione perde qualsiasi capacità di programmazione e qualsiasi discrezionalità nelle politiche fiscali, rimanendo un mero esecutore dello Stato, non potendo fare il suo lavoro: dare risposte ai cittadini. E' una farsa vera e propria. Ma chi sta a Roma rinchiuso dall'alto dei palazzi certe cose ho sempre più la sensazione che non le possa capire. Vorrei invitare un esponente del Governo, il Presidente del Consiglio possibilmente, a sedersi una giornata, anche mezza, sulla seggiola di sindaco di Vedelago per offrirgli una full-immersion in quello che è il concetto di mondo vero, nel Nordest del Paese. Mi piacerebbe che Presidente, Vicepresidente, Ministri, Vice e Sottosegretari facessero a gara per dire 'ci siamo' e che almeno uno di loro arrivasse qui". E' l'invito che lancia il sindaco di Vedelago (Treviso), Cristina Andretta, nel convocare il prossimo Consiglio Comunale indetto per l'assestamento del Bilancio 2013. Il bilancio di previsione di Vedelago era stato approvato dal commissario al 30 giugno, termine che per tutti gli altri Comuni è slittato al 30 novembre. "Che le cose così non vanno bene - evidenzia il Sindaco e la Giunta - lo dicono con chiarezza i numeri: nel triennio 2008-2010 Vedelago ha ricevuto dallo Stato mediamente 2,25 milioni di euro, ogni anno, mentre nel 2013 zero euro. Il tutto a vantaggio dei conti pubblici? Assolutamente no dato che il debito pubblico continua a salire e siamo allo sfondamento del 130% del rapporto deficit/Pil. E mentre c'e' chi parla bene e razzola male qui a Vedelago l'indebitamento e' stato abbattuto di oltre il 35 percento passando dai 13 milioni del 2009 a meno di 9 del 2013: uno sforzo immane che va di pari passo con il taglio fatto alla spesa corrente; si tratta della nostra piccola ma vera 'spending review', che vale quasi 600mila euro rispetto all'anno 2009 (-7,5%). Si tratta di sforzi straordinari che poi, lo Stato Centrale, si impegna a vanificare tagliando i trasferimenti, facendo giochetti contabili incomprensibili come la camaleontica Tares, poi Trise, Tuc e ora Iuc".