Cagliari, 14 ago. - (Adnkronos) - Intensa giornata per la Guardia Costiera di Porto Torres ( Ss) che stamani ha eseguito diversi interventi a contrasto della pesca illegale sequestrando 30 kg di pesce. Il primo intervento e' stato all'interno dell'Area Marina Protetta dell'Asinara stamani, al termine indagini e appostamenti notturni, ha recuperato e sequestrato una rete da pesca lunga circa 300 metri rinvenuta nella Zona A, ovvero di riserva integrale dell'Isola. All'interno della rete, appositamente non segnalata per impedirne l'individuazione, i militari hanno trovato diversi esemplari di pregiate specie ittiche, tra cui triglie, granseole sotto taglia e saraghi, di cui le acque cristalline dell'Asinara abbondano e che costituiscono forte attrattiva per i pescatori di frodo. Gli esemplari vivi sono stati rimessi in liberta'. Sono in corso accertamenti per individuare i pescatori di frodo, che forse insospettiti, hanno preferito abbandonare la rete e tutto il prezioso pescato piuttosto che essere intercettati dai militari della Guardia Costiera. Sempre nella mattinata la motovedetta ha intercettato due pescatori subacquei che pescavano illecitamente al passaggio dei Fornelli con un acquascooter subacqueo. I due sono stati immediatamente fermati e portati in Capitaneria per sequestrare tutta l'attrezzatura e il pescato, tra cui anche una cernia e un barracuda. Anche questi subacquei sono stati denunciati a piede libero alla Procura di Sassari Al rientro in sede, la motovedetta ha ancora intercettato e fermato un subacqueo a pesca nello specchio acqueo interno all'imboccatura del porto ed e' stato portato anch'egli in Capitaneria. I militari gli hanno sequestrato l'attrezzatura e il pescato, ed elevato una contravvenzione per la violazione delle norme in materia di pesca e sicurezza portuale. A consuntivo dell'intensa attivita' di polizia marittima, oltre a tutta l'attrezzatura subacquea la Guardia costiera turritana ha sequestrato 30 kg di pescato, che e' stato sottoposto a visita dal personale veterinario della Asl di Sassari. I 10 kg certificati idonei al consumo umano sono stati donati in beneficienza ad una associazione di bisognosi, mentre il pesce vico e' stato rigettato in mare come da procedura di legge.