Citta' del Vaticano, 18 mar. (Adnkronos) - "Miserando atque eligendo". Nel motto fatto inserire da papa Francesco nel suo stemma pontificio, ripreso da quello scelto fin dalla sua consacrazione episcopale, si ritrova in sole tre parole tutta la storia della 'chiamata' di Jorge Mario Bergoglio alla vita religiosa. Letteralmente tradotto dalla lingua latina, significa "con sentimento d'amore e lo scelse" ed e' tratto da una frase contenuta in un'omelia del Venerabile Beda, monaco benedettino inglese vissuto tra il 672 e il 735, considerato il padre degli storici anglosassoni per aver scritto la 'Historia ecclesiastica gentis Anglorum', la Storia ecclesiastica del popolo inglese. Scrive san Beda il Venerabile, parlando della vocazione di San Matteo: "Vidit ergo lesus publicanum et quia miserando atque eligendo vidit, ait illi 'Sequere me'". Ovvero: "(Gesu') vide un pubblicano e siccome lo guardo' con sentimento di amore e lo scelse, gli disse 'Seguimi'". Fu proprio durante la festa dedicata a san Matteo del 1953 che il giovano Jorge futuro Papa, all'eta' di 17 anni, dopo essersi confessato si senti' toccare il cuore e si convinse di essere stato 'chiamato' alla vita religiosa. Quando fu eletto vescovo, monsignor Bergoglio volle ricordare questo evento che segno' la sua consacrazione a Dio e alla Chiesa, decidendo di inserire quella frase come motto e programma di vita. Motto che ora ha voluto da Papa che fosse riproposto nel suo stemma pontificio, inscritto sotto lo scudo azzurro con il sole, che rappresenta la Compagnia di Gesu', la stella e il frutto di nardo, simboli a loro volta della Madonna e di san Giuseppe.