Torino, 10 ott. - (Adnkronos) - Non è caduto dalla bicicletta il 13enne morto nel pomeriggio a Rondissone, nel torinese. La bugia è stata raccontata dagli amici spaventati per quanto era accaduto mentre stavano facendo una bravata. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri il gruppo di dieci ragazzi di terza media della scuola di Rondissone hanno organizzato, come altre volte, una "spedizione" alla conquista di un edificio mai completato e rimasto con la sola struttura in cemento armato, di proprietà di una società fallita da decenni. La metà dei ragazzi ha raggiunto l'ultimo piano attraverso delle rampe agibili, rimanendo sul tetto alcuni minuti. Altri, tra cui il 13enne, di sono fermati all'interno della struttura. I ragazzi hanno raccontato ai militari che a un certo punto dall'ultimo piano, attraverso il buco dell'ascensore, hanno visto il compagno riverso a terra al piano terreno. Hanno raggiunto l'amico che si lamentava per i forti dolori e, nel tentativo di aiutarlo lo hanno accompagnato fuori dall’edificio e hanno chiamato l’ambulanza inscenando, per la paura di essere sgridati, un incidente di bicicletta di Davide che, nel frattempo, aveva perso conoscenza. I sanitari non hanno però potuto fare nulla per salvare il ragazzo. L’ipotesi è di una caduta accidentale del ragazzo, che probabilmente è scivolato su una delle rampe interne e cadendo, da una altezza di massimo due metri, ha sbattuto violentemente il lato destro della fronte.