Roma, 21 ott. - (Adnkronos) - "L'unica cosa importante è che l'Italia mantenga la promessa e riconsegni le salme alle loro famiglie in Eritrea". Deres Araya, presidente della Comunità Eritrea in Italia, non vuole commentare la cerimonia, oggi ad Agrigento, in suffragio delle vittime di Lampedusa: "Se religiosa o laica, interessa poco. E' fondamentale, invece - spiega all'Adnkronos - che le nostre salme possano trovare sepoltura nella loro terra, vicino alle loro famiglie. Altrimenti, secondo le nostro tradizioni, i familiari rimarranno straziati per sempre". "Mi auguro - continua il presidente - che finisca presto la fase burocratica e che possa iniziare la fase del rimpatrio. L'ambasciatore eritreo sta facendo di tutto per avallare questo procedimento". Appena arrivato ad Agrigento per la cerimonia di questo pomeriggio, Deres Araya è in compagnia del prete ortodosso "venuto da Roma per fare una cerimonia" di commemorazione degli eritrei che hanno trovato la morte nel tragico naufragio. "Scappano dall'Eritrea perchè è un Paese ingessato economicamente dall'ostruzionismo politico e non da una dittatura interna", afferma.