Nuoro, 25 mar. - (Adnkronos) - Era appena uscito dalla casa della madre, Roberto Aresu, pregiudicato 49enne di Lanusei, quando, erano le 10,30 circa, è entrato in macchina e dopo aver inserito le chiavi nel quadro è saltato in aria. All'accensione della sua Renault Clio bianca, parcheggiata per strada nel "Villaggio Fiaschetti", era infatti collegata una bomba che è esplosa non appena il contatto del motorino di avviamento è stato chiuso dal contatto della chiave. L'auto, è stata letteralmente divisa in due parti: quella anteriore è andata completamente distrutta, proprio perché la bomba doveva essere stata sistemata nel vano motore. Il corpo dell'uomo è stato sbalzato fuori dall'auto, dilaniato. Sul posto la polizia scientifica sta eseguendo i rilievi. L'improvvisa e forte deflagrazione è stata udita in tutto il paese. Immediatamente si sono riversate per strada decine di persone che hanno visto il corpo di Aresu straziato dalla bomba. Si tratta del quarto morto ammazzato in Ogliastra dall'inizio dell'anno, per la precisione in 54 giorni: domenica scorsa, il 16 marzo, ad Arzana è stato ucciso con diverse fucilate Piero Piras, 67enne ragioniere del comune , che lascia moglie e cinque figli. Giacomo Paderi è stato ucciso l'11 febbraio a Loceri, il 16 febbraio Antonio Cossu a Ulassai. Tre morti ammazati con fucili calibro 12 con le stesse modalità e che hanno fatto ripiombare l'Ogliastra nel terrore. Ma è la modalità di quest'ultimo omicidio che desta ancor più preoccupazione. La tecnica dell'autobomba non era mai stata usata in Sardegna. Gli uomini della squadra mobile della polizia di Nuoro, coordinati dal dirigente Fabrizio Mustaro e i carabinieri della compagnia di Lanusei al comando del capitano Danilo Cimmicata, stanno sentendo diverse persone, tra i quali alcuni pregiudicati, per ricostruire le ultime ore di vita di Aresu. Si scava nel suo passato.