Roma, 8 gen. (Adnkronos) - Dopo la morte del 58enne avvenuta ieri mattina a Roma all'ospedale Vannini di via Acqua Acetosa, Codici annuncia una denuncia alla Procura della Repubblica per omissione di soccorso. Secondo il racconto della figlia della vittima, l'uomo sarebbe morto per arresto cardiaco anche a causa del ritardo dell'ambulanza. Secondo Codici "la tragica vicenda non fa altro che confermare una situazione di sempre maggiore criticità, che vede un sistema emergenziale che si trova di fronte a rilevanti disagi nell'affrontare e reagire prontamente ai bisogno della collettività. Nello specifico, quello delle ambulanze è un problema ormai consolidato nei Pronto Soccorsi romani, solo ieri, ad esempio, le agenzie stampa riportavano la sconcertante notizia di ben 39 ambulanze ferme in diversi ospedali di Roma e Provincia. Oltre un quarto dei mezzi di soccorso generalmente operativi sul territorio erano fermi nelle accettazioni e nei Pronto Soccorsi, impossibilitati a liberare le barelle". "I tragici fatti accaduti nella giornata di ieri sono sconcertanti e devono essere al più presto accertati per stabilire le eventuali responsabilità. Per questo Codici annuncia che invierà denuncia alla Procura per omissione di soccorso - dichiara Ivano Giacomelli, Segretario nazionale del Codici- I tempi di reazione per arginare l'infarto sono infatti molto brevi - aggiunge - se non si interviene in tempo il paziente può facilmente incontrare la morte. Quello che ci preme sottolineare, oggi come già da molto tempo, è che è assolutamente necessaria una completa riforma del servizio di emergenza del 118, che da molti anni versa in condizioni problematiche. Solo una completa riforma del settore - conclude Giacomelli - potrà garantire che situazioni come quelle di ieri, che vedono pericolosi blocchi del sistema con ambulanze ferme nei Pronto Soccorsi, andranno gradualmente a scomparire".