Venezia: Prefettura, per 'calciobalilla' applicata la norma

domenica 19 gennaio 2014
Venezia: Prefettura, per 'calciobalilla' applicata la norma
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Venezia, 16 dic. (Adnkronos) - La Prefettura di Venezia "ha applicato la norma di legge, che nella sua chiarezza non si presta ad interpretazioni difformi, le quali, ove assunte, sarebbero palesemente arbitrarie". Cosi' la prefettura veneziana oggi interviene per fare chiarezza sulla vicenda della multa al titolare di un bar di Mestre per aver consentito alla clientela di utilizzare un "calciobalilla" . E la prefettura di Venezia ripercorre passo passo tutta la vicenda iniziata il 6 aprile 2011, quando "la Polizia Municipale di Venezia ha accertato, nei confronti di Stefano Ceolin, Amministratore Unico della società "Dial S.r.l." e titolare di un esercizio di somministrazione di alimenti e bevande in Mestre, la violazione dell'art. 86 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), sanzionata dall'art. 17 bis del medesimo Testo Unico, in quanto "deteneva e consentiva l'uso del gioco calciobalilla senza essere in possesso della prescritta autorizzazione"". Il 17 agosto 2011, l'interessato - spiega la nota - ha presentato ricorso alla Prefettura di Venezia, dichiarando espressamente ed esclusivamente: "per poter mettere a disposizione dei clienti del mio locale un calciobalilla a palline libere ossia senza la previsione di richiesta di danaro e di gettone né tantomeno sotto il controllo di alcuno, io avrei dovuto compilare un apposito modulo da reperirsi presso un competente Ufficio del Comune, rimane vero che, come ritenevo, essendomi a suo tempo informato presso l'Ufficio in questione, detto modulo si esprime e chiede specificamente di essere compilato se il calciobalilla risulta configurarsi quale apparecchio attivabile a moneta o gettone ovvero affittato a tempo".(segue)