Taranto, 14 gen. (Adnkronos) - Dalle attivita' di intercettazione dei carabinieri del Comando provinciale che stamane hanno notificato 30 provvedimenti cautelari nell'ambito dell'operazione antidroga denominata 'Neve tarantina', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, e' emerso che uno degli indagati, a causa delle operazioni di 'taglio' della sostanza, che avveniva in un laboratorio clandestino individuato dagli investigatori, era stato male per una settimana, avendo respirato stupefacente. Successivamente, per operare senza rischi, si muni' di tappi, fazzoletto ed occhiali. Secondo quanto accertato la droga veniva 'tagliata' anche con anfetamine e farmaci antimeteorici. L'attivita' del laboratorio e' stata documentata da videoriprese effettuate dai carabinieri che hanno sequestrato tutto il materiale utilizzato nell'impianto. Le accuse sono di detenzione di armi e munizioni e di traffico internazionale di stupefacenti. Diciassette persone sono state portate in carcere e altre otto sottoposte agli arresti domiciliari. Sono, invece, cinque gli 'obblighi di dimora'. Alla cattura hanno collaborato tutte le Compagnie dell'Arma della provincia di Taranto. oltre a un elicottero del 6° Elinucleo di Bari Palese ed unita' cinofile antidroga ed antiesplosivo del Nucleo di Modugno e dei comandi provinciali delle citta' dove si trovavano i destinatari. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip del Tribunale di Lecce Antonia Martalo', su richiesta del pm della Dda della citta' salentina Alessio Coccioli. A capeggiare l'organizzazione era Aldo Catapano, pregiudicato di Taranto, referente di spicco dell'omonimo gruppo criminale che opera nella borgata Talsano.