Scuola: Anief, assunzioni nuovi docenti, per migliaia di vincitori continua odissea (3)

domenica 24 agosto 2014
Scuola: Anief, assunzioni nuovi docenti, per migliaia di vincitori continua odissea (3)
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(Adnkronos) - "Anief, inoltre - sottolinea - non comprende i motivi delle polemiche che si sono venute a determinare in questi ultimi giorni sulla corretta ripartizione delle immissioni in ruolo 2014/15: sulla materia rimangono infatti sempre in vigore le indicazioni normative contenute nel Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione, il Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, in particolare quelle relative all'art. 399 comma 1, che prevede l'attribuzione dei ruoli al 50% tra Graduatorie di merito e Graduatorie ad esaurimento. Ciò significa che se nell'anno passato in una determinata provincia le assunzioni furono assegnate per intero dalle Graduatorie ad esaurimento, oggi in quella stessa provincia andranno sottratti dalle Gea quei posti non andati a ruolo lo scorso anno dalla graduatorie di merito". "A tal proposito - conclude il comunicato - Anief propone un esempio pratico. Partiamo dall'ipotesi che in provincia di Belluno lo scorso anno furono assunti 50 docenti tutti dalle Gae. Quest'anno a Belluno per le immissioni in ruolo sono stati assegnati del Miur, attraverso la ripartizione del contingente nazionale, 80 posti complessivi". "L'Ambito territoriale veneto di competenza non dovrà fare altro che dividere gli 80 posti a metà, ma subito dopo sottrarre dai 40 appartenenti alle Gae i 25 non prelevati lo scorso anno dalle graduatorie di merito perché in quell'occasione le graduatorie dei vincitori del concorso del 2012 non erano ancora pronte. In questo modo, nel biennio da entrambe le graduatorie (Gm e Gae) saranno stati estrapolati 65 candidati - conclude - Rispettando così le disposizioni previste dall'art. 399 comma 1 del Testo Unico. Anche in questo caso, in tutte le province che non si adotterà una ripartizione equa e nelle regola, Anief ricorrerà in tribunale per tutelare i diritti dei candidati ancora una volta clamorosamente esclusi dall'immissione in ruolo".