(AdnKronos) - Così stamattina il vicecapogruppo azzurro all'Ars e un centinaio di precari si sono ritrovati dinanzi la sede dell'Inps di Palermo nel tentativo di venire a capo della vicenda che sembra avere tutti gli ingredienti della truffa. I precari infatti affermano di non aver mai firmato alcun contratto, di non aver mai lavorato per queste aziende e di non aver mai chiesto la disoccupazione. Il pericolo però per gli ex pip è quello di perdere il sussidio a cui hanno diritto in quanto incompatibile con la disoccupazione e, in alcuni casi, di dover restituire all'Inps le somme ricevute. Dall'Istituto al momento non si sbilanciano. L'Inps sta verificando le assunzioni 'sospette' e solo dopo aver chiarito le anomalie si pronuncerà a riguardo. "Al momento - conclude Figuccia - si possono fare solo ipotesi su quanto sia accaduto e su come queste aziende siano entrate in possesso dei dati sensibili di questi precari. Quello che è certo è che bisogna fare chiarezza su questa vicenda".