Milano, 4 mag. (AdnKronos) - Si insedieranno martedì 8 e mercoledì 9 maggio le otto commissioni consiliari permanenti e le cinque commissioni speciali deliberate dal Consiglio regionale della Lombardia nella seduta del 24 aprile. Il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, ha convocato per martedì 8 le seguenti commissioni Programmazione e Bilancio, Affari istituzionali, Sanità e politiche sociali, Attività produttive, istruzione, formazione e occupazione e Territorio e infrastrutture. Le riunioni, presiedute da Fermi, si terranno nelle sale ai piani 2 e 3 di Palazzo Pirelli e all’ordine del giorno prevedono l’elezione di presidente, vice presidente e consigliere segretario di ciascuna commissione. Mercoledì 9 si riuniranno le commissioni Ambiente e Protezione civile, Cultura, ricerca e innovazione, sport e cultura e Agricoltura, montagna, foreste e parchi. Sarà quindi il turno delle commissioni speciali: quella sulla situazione carceraria in Lombardia, la commissione Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità, quella per i Rapporti con la Confederazione elvetica, le istituzioni europee e le province autonome, la commissione per l’autonomia e il riordino delle autonomie locali e quella per la Montagna. “Lo schema istitutivo delle commissioni consiliari permanenti proposto dall’Ufficio di Presidenza è stato approvato all’unanimità in Consiglio regionale -sottolinea Fermi- segno di un clima di grande condivisione e di un confronto positivo che sta caratterizzando questo avvio delle nuova legislatura. I capigruppo consiliari mi hanno già fornito le loro indicazioni su composizione e nominativi delle singole commissioni, che dalla prossima settimana potranno così diventare pienamente operative e cominciare l’importante lavoro legislativo che ci attende per i prossimi cinque anni”. Fermi spiega che per quanto riguarda le commissioni speciali "voglio sottolineare in particolare il ruolo di quella sull’autonomia e il riordino degli enti locali, che ho fortemente voluto e che in questa fase storica ritengo essere di grande valore e importanza. Rilevante sarà poi anche il ruolo della commissione speciale sui rapporti con la Confederazione elvetica e le istituzioni europee, in particolare per quanto concerne la questione dei lavoratori frontalieri. La revisione degli accordi bilaterali esistenti e la definitiva soluzione della questione dei ristorni sono temi particolarmente delicati che chiedono una attenzione e un lavoro specifico”.