Trento: ex sindaco Strembo avrebbe favorito la moglie, patteggia due mesi

domenica 29 aprile 2012
Trento: ex sindaco Strembo avrebbe favorito la moglie, patteggia due mesi
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Trento, 27 apr. - (Adnkronos) - Avrebbe favorito la moglie concedendole il permesso di uscire dal lavoro mezz'ora al giorno per andare all'ufficio postale. Per questo l'ex sindaco di Strembo, in Val Rendena, nel Trentino, Alfonso Fantoma ha patteggiato davanti al giudice Francesco Forlenza una pena di due mesi e venti giorni di reclusione, poi convertiti in una multa di 3 mila e 400 euro. Le accuse che il pubblico ministero Giuseppe De Benedetto gli aveva mosso erano quelle di truffa e abuso d'ufficio. Anche sua moglie, Elisabetta Mase', ha patteggiato la stessa pena. I fatti risalgono al 2009. Secondo l'accusa, la donna avrebbe usufruito di una sorta di permesso permanente a uscire dall'ufficio per mezz'ora al giorno per andare alle Poste a ritirare la corrispondenza, nonostante che l'ufficio postale di Strembo fosse aperto solo due giorni a settimana. Da qui l'accusa di truffa. Per il sindaco c'era anche l'accusa di abuso d'ufficio perche' aveva firmato il provvedimento di autorizzazione alla moglie. Della vicenda si era occupata anche la Corte dei Conti che aveva condannato i due coniugi a risarcire il Comune con 1.600 euro. Sempre secondo la Corte dei Conti, pero', la decisione non era stata presa solo dal sindaco, ma c'erano altri soggetti, come il resto della giunta e il segretario comunale, a conoscenza dell'autorizzazione. L'avvocato di Fantoma, Monica Baggia, spiega che tutta la vicenda va inquadrata alla luce di un difficile rapporto tra la moglie dell'allora primo cittadino di Strembo e la segretaria comunale. Tra le due donne sarebbero volate denunce e querele. Al culmine di questo confronto, la Mase' e' stata licenziata. Il legale spiega, inoltre, che la signora Mase' beneficiava del permesso ad uscire per andare in Posta fin dal 2006. Per tre anni nessuno avrebbe avuto niente da ridire e poi tutto sarebbe esploso.