Vittorio Feltri su Johnny Depp: così ha cambiato la storia. Abusi e scandali, cambia tutto
Metoo, cioè "anch' io", "anch' io" ho subito un abuso da parte di un maschio alfa che altrimenti avrebbe stroncato la mia carriera sul nascere. Vi ricordate? Un paio di anni fa, si scatenarono scandali a ripetizione in quel di Hollywood, con qualche cascame nel resto del mondo, Italia compresa. Le attrici riferivano di essere sottoposte a ricatto sessuale: o mi fai divertire, qui sul divano, o non avrai la parte. Se ci stai, ti prometto una luminosa carriera. Se non ci stai, puoi tornare a fare la cameriera. Uscirono allo scoperto Asia Argento, Rose McGowan e tante altre, fra le quali un'attrice promettente ma ancora di secondo piano, Amber Heard, sposata con una superstar, Johnny Depp.
Le teste rotolavano, mozzate dall'indignazione popolare. Due esempi per tutti. Harvey Weinstein, produttore-guru del cinema, radical chic conclamato, venne condannato da un tribunale ed espulso dal mondo di cui era stato, fino a qualche mese prima, dominus incontrastato. Kevin Spacey, Premio Oscar, fu accusato di molestie da un numero infinito di giovani attori, invitati a dividere il letto con lui. Star assoluta, anche della televisione, scomparve quasi dalla sera al mattino. In Italia, ci andò di mezzo Fausto Brizzi, regista di commedia da cassetta. Il suo nome fu sbianchettato nei titoli di coda dei suoi stessi film. Brizzi non è stato riconosciuto colpevole di nulla. Però la carriera ha subito comunque un grave contraccolpo.
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La cosa sorprendente del Metoo è che, in moltissimi casi, gli abusi sono stati denunciati decenni dopo lo svolgersi dei fatti. Cosa che complica non poco la verifica necessaria. Ma a nessuno interessa la verifica. A tutti interessa mettere alla gogna. Con questo non voglio certo dire che il fenomeno non esista e non sia deprecabile. Voglio invece dire che prima di bollare un uomo (o, come vedremo, una donna) sarebbe necessario procedere alla necessaria raccolta di prove o conferme possibilmente schiaccianti. Cosa che è avvenuta solo in qualche caso.
SCONTRO A DUE - Il Metoo ha subito una grave battuta di arresto a causa del processo Depp contro Heard, appena concluso. I fatti molto in breve. Amber Heard pubblica un articolo su un diffusissimo quotidiano statunitense in cui sostiene di essere vittima di maltrattamenti fisici e psicologici. L'articolo, sorprendentemente, non fa nomi. Ma nel mirino c'è il marito Depp.
Considerato uno dei migliori attori americani, Depp si trova improvvisamente senza lavoro o quasi: i contratti sfumano davanti alla possibilità che la star finisca nei guai. Dopo uno scambio di frecciate a mezzo stampa, Depp cita in giudizio la moglie. L'avvocato sostiene che il suo assistito è stato vittima di maltrattamenti fisici e psicologici da parte della moglie. Insomma, gira la frittata.
Il processo si tiene in Virginia e viene trasmesso su youtube in diretta in tutto il mondo ottenendo ascolti strabilianti, al punto che, scherzando ma neanche troppo, diventa lo show di maggior successo a cui abbiano partecipato sia Amber sia Johnny.
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MISERIE E PERPLESSITÀ - Nel corso del procedimento, escono le peggiori cose. Johnny violento sfasciala casa. Johnny geloso sfascia la casa. Johnny ubriaco sfascia la casa. Per fortuna Depp ha un patrimonio immobiliare cospicuo, con numerosi loft, attici, appartamenti. Però Depp è anche in grado di mostrare il rovescio della medaglia. Amber violenta sfascia il muso di Depp. Amber gelosa invita il cane a fare pupù sul letto di Depp. Amber infedele si fa beccare in atteggiamenti ambigui con l'amico, e attore a sua volta accusato di molestie, James Franco.
La giuria, allibita da tali miserie, è l'immagine della perplessità. Le bassezze si sprecano, da una parte e dall'altra. Proprio come accade alle coppie normali quando è finito l'amore, sostituito dal rancore e magari dall'odio. Progressivamente, però, negli spettatori si forma l'opinione che Depp sarà incontrollabile quando beve o si droga; ma la moglie non è da meno; le cose, dunque, sono un po' diverse da come la moglie stessa aveva raccontato inizialmente. Se lui è fuori di testa, lei non è certo il ritratto dell'equilibrio.
I due sono sempre presenti, udienza dopo udienza. Depp pare tranquillo e ironico, gli occhialoni da sole ne velano leggermente lo sguardo. Heard perde lucidità, si guarda attorno, smorfie di ansia le appaiono sul viso. In palio ci sono decine di milioni. Depp ne ha chiesti 50. Amber ne ha chiesti 100. Chi perde, diventa povero, almeno per gli standard hollywoodiani. Si arriva così al verdetto finale, letto davanti a un pubblico enorme, diffuso in tutto il pianeta. Depp polverizza la moglie, vincendo tutti i capi d'imputazione tranne uno. A lui, vanno quindici milioni, a lei soltanto due. Lei, a quanto pare, non è solubile. E quindi passa al contrattacco, facendo appello. La vicenda, per tanto, non è ancora conclusa. Però ci pare di poter dire che Johnny ne esce (quasi) riabilitato.
A questo punto, però, cade un presupposto del metoo: la denuncia senza prove, d'ora in avanti, non basta più. Tirare fuori storie di decenni anteriori comincia a essere rischioso dal punto di vista legale.