Alessandro Sallusti: l'agenda-Draghi non esiste, è uno slogan (vuoto) da campagna elettorale
C'è un'agenda che va molto di moda in queste ore, a sinistra ma non soltanto, l'Agenda Draghi. Che cosa sia nessuno lo ha capito, almeno che non si intenda per agenda i punti su cui Draghi ha governato e intendeva governare nei rimanenti sei mesi, molti dei quali peraltro contestati, in alcuni casi osteggiati, da chi oggi li rivendica come proprio programma elettorale. Ma a parte questo non piccolo dettaglio l'Agenda Draghi non esiste, nel senso che non è un programma politico ma un elenco di compiti a casa dettati per lo più dall'Europa.
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Draghi insomma non ha scritto alcuna agenda, da bravo e autorevole tecnico quale è ha immaginato soluzioni a suo dire efficaci a problemi contenuti in agende scritte da altri (l'Europa, la Bce, il Quirinale, i nostri partiti). Draghi è un ingegnere, non un architetto, le sue sono capacità non visioni, cioè non è un politico il cui mestiere, almeno in teoria, non è fare bensì dare la rotta tenendo ben conto degli interessi, spesso contrapposti, di tutti. A questo proposito, se ci pensate, la presunta Agenda Draghi non contiene alcun riferimento, per scelta dell'autore, a questioni invece fondamentali per il Paese, i cittadini, la democrazia. Banalmente: che cosa ne pensa Mario Draghi dell'immigrazione, che cosa dell'eutanasia, delle droghe libere, della parità di genere, delle riforme costituzionali che determinano la forma dello Stato?
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E ancora: qualcuno sa che cosa farebbe Draghi se, invece di essere un super ragioniere che esegue al meglio i compiti affidatigli, fosse l'azionista di maggioranza di un governo rispetto a temi quali, dico a caso, l'ambiente o i diritti degli animali? Non lo sa nessuno, nessuno ha mai sentito la necessità neppure un secondo di porre a Mario Draghi simili domande, non in quanto le sue risposte non sarebbero state interessanti o ritenute stupide, ma perché sarebbe stato come chiedere al nostro direttore di banca, invece che consigli su come investire i risparmi, che cosa ne pensa di Socrate: cioè legittimo ma inutile.
Io non finirò mai di ringraziare Mario Draghi per quello che ha fatto, è che la sua missione- lo ammise lui stesso nella conferenza stampa di fine anno - si è esaurita una volta fatti - o quantomeno assegnati a persone competenti- i compiti che la politica gli aveva dato da svolgere. No, l'Agenda Draghi non esiste, certo non è utilizzabile in una campagna elettorale, è solo uno slogan inventato dalla sinistra per coprire il fatto che la sua di agenda è sostanzialmente vuota.