Vittorio Feltri, state attenti ai vostri stipendi: le conseguenze della guerra, perché siamo in pericolo
La salita vertiginosa dell'inflazione preoccupa tutti, specialmente i lavoratori di ogni settore. Se il denaro perde valore d'acquisto chi vive di stipendio, più o meno basso, si trova in difficoltà. L'Italia però registra anche un aumento del Pil e ciò dimostra che l'economia non è in crisi. Quindi quando Visco afferma che i salari non devono crescere per contrastare l'inflazione probabilmente ha ragione sul piano squisitamente tecnico, ma dal punto di vista pratico non si può pensare che le famiglie nostrane possano campare decentemente se il loro reddito di fatto si riduce sensibilmente, di circa il 7 per cento.
Video su questo argomento"Salari divorati dall'inflazione", Feltri lancia l'allarme: "Così diventa difficile campare"
D'accordo che è in corso una guerra che ha stravolto i mercati, d'accordo che il nostro Paese come altri soffre della situazione di emergenza, ma rimane il fatto che se le paghe dei dipendenti calano la situazione rischia di precipitare. I prezzi delle materie prime sono esplosi e ciò crea difficoltà in molte aziende, ma qui bisogna fare un ragionamento. Le sanzioni che abbiamo inflitto alla Russia si ritorcono su di noi, ci danneggiano e ci mortificano. L'importazione del grano è bloccata pertanto perfino il prezzo del pane è incontenibile, se aggiungiamo che il gas di Putin ormai è una chimera, impossibile da acquistarsi, va da sé che ci stiamo suicidando.
Per fare un dispetto a Mosca ci comportiamo come il famoso marito che per punire la moglie si taglia le palle. Non mi sembra che questa sia una soluzione intelligente. Vero che siamo obbligati ad aiutare l'Ucraina in difficoltà, fornendole armi, ma se poi dobbiamo pure punire il Cremlino con sanzioni che danneggiano più noi dei russi forse siamo fuori di testa. Non c'è dubbio che Kiev meriti solidarietà e si debba darle una mano a sopportare i sacrifici bellici, ma non per questo si giustifica il fatto che l'Italia vada a rotoli. Qui siamo di fronte a una emergenza. I nostri compatrioti non meritano di patire le conseguenze di un conflitto tra due nazioni per motivi che non ci riguardano.
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