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Vittorio Feltri, la sonora lezione: chi rimpiange i giovani di ieri si ricordi le Brigate rosse

Vittorio Feltri
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Antonio Polito è un ottimo giornalista e ieri ha scritto un articolo interessante sui giovani di oggi, che non brillano per cultura. Ha ragione, il grado di preparazione dei ragazzi ora si è abbassato sensibilmente. La maggior parte di loro fatica a comprendere ciò che legge e non sa scrivere correttamente. Probabilmente le tecnologie li hanno rimbambiti privandoli della capacità di discernere. Inoltre Polito segnala un grave problema. Un tempo la scuola media insegnava cose importanti, poi è decaduta e ormai è diventata la prosecuzione inerte delle elementari. Ecco perché adesso il livello complessivo dell'istruzione si è drammaticamente abbassato. Ovvio che anche le capacità giovanili di adattarsi alle regole democratiche sono diminuite. Chi va a votare lo fa per abitudine, ma non è in grado di fare scelte consapevoli.

 

 


È difficile per chi non abbia ricevuto insegnamenti complessi riuscire a comprendere un testo di poesia, perfino di storia e geografia. Quindi non deve stupire che gli adolescenti odierni siano molto più in difficoltà rispetto a quelli del passato. Si tratta di vedere se i giovani che attualmente non sono in grado di scrivere una pagina decente e di capire una frase intricata saranno cittadini migliori o peggiori dei loro antenati. Personalmente penso che le nuove leve non avranno inferiori capacità cognitive, ma soprattutto non alzeranno il livello civile della nostra tribolata nazione, né lo abbasseranno. Anche io quanto quelli della mia generazione rimpiango gli anni Sessanta, durante i quali si respirò un'aria fresca, la qualità della vita ebbe una impennata. Si dà il caso che in quel periodo fin troppo celebrato il nostro Paese conobbe vicende oscure per non dire tragiche.

 

 


Rammento la strage di piazza Fontana, a Milano, che segnò una svolta orribile nella nostra storia. E ricordo che più o meno nello stesso periodo si sviluppò e si impose un movimento studentesco che creò il presupposto del terrorismo più spietato che provocò centinaia di vittime. Qualcosa di spaventoso vissuto dagli italiani con grande disagio. Questo dimostra che i ragazzi di ieri non erano affatto più gradevoli di quelli dioggi, che ne combinano di tutti i colori, incluse risse serali in vari quartieri urbani, ma che almeno non usano la P38 per imporre la giustizia sociale. Insomma, quelli della mia età avevano studiato meglio e di più ma il loro comportamento si è rivelato, dati i risultati, identico alle esperienze di questi tempi. 

 

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