Alessandro Sallusti: "Tutti pronti, stasera tocca a Orsini". Così la Russia sta sfruttando l'Italia
Qualche esimio collega, tipo Travaglio, sostiene che in Italia siamo piombati in un regime di pensiero unico per cui si può solo scrivere e dire che Putin è un macellaio, che gli Ucraini hanno ragione e che noi dobbiamo stare al loro fianco senza se e senza ma.
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Con questa angoscia nel cuore domenica sera mi sono accomodato davanti alla Tv proprio mentre Michele Santoro - ospite di Massimo Giletti su La7 - teneva la sua concione contro l'Occidente e nonostante le sollecitazioni del conduttore non riusciva a dire che anche Putin dovrebbe fermarsi. Vabbè, dico tra me, ecco l'eccezione che conferma la regola. Cambio canale, su Rete 4 l'ottimo Giuseppe Brindisi è alle prese con un clamoroso scoop: la prima intervista a una Tv europea di Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo che spara deliri a palle incatenate contro gli Ucraini, ovvio, ma anche contro noi italiani e tutto il resto (tipo che Hitler era ebreo). Pochi minuti e siamo già a due indizi che forse il "pensiero unico" è una fantasia di colleghi in malafede. Ma la serata è ancora lunga. Mi preparo a collegarmi con Giletti perché tocca anche a me entrare in pista. E con chi mi ritrovo?
Con Vladimir Soloviev, giornalista personale di Putin che ripete in modo meno autorevole le tesi di Santoro e di Lavrov. A un certo punto Soloviev la spara grossa: «Guardi che qui in Russia - mi dice - a differenza che da voi non esiste la propaganda». Provo a interromperlo: «Adesso basta, lei è un buffone, ci sta prendendo in giro». Non Soloviev, che sa di essere un buffone, ma la sua ammiratrice italiana Sandra Amurri, presente in studio, strepita: «Eh no, questo no!». Sul momento pensavo si riferisse al russo che stava insultando la nostra intelligenza, invece ce l'aveva proprio con me, ci è mancato poco che mi desse del nazista. Uno no, due neppure, ma tre indizi fanno certamente la prova che l'unico "pensiero unico" che si sta affermando è quello dei filo putiniani e anti occidentali.
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Santoro, Lavrov e Soloviev in contemporanea a reti (private) unificate a spiegare agli italiani quanto in Italia non ci sia libertà di espressione e quindi capacità di giudizio è cosa ridicola oltre che illogica. Non so se si sia trattato di un caso o se a Mosca hanno capito che siamo il ventre molle dell'Europa e che quindi qui c'è trippa per i loro gatti (tutti pronti che stasera tocca al professore Alessandro Orsini dalla Berlinguer su Rai Tre). Gli ascolti schizzano e con essi anche la propaganda. Viva la libertà di espressione, bravi i colleghi che la esercitano e grazie ai quali oggi più di ieri sappiamo che Mosca è in mano a pazzi squinternati in malafede con i quali è impossibile trattare. I nemici dei pacifisti sono loro, non noi.