La follia di Vladimir Putin, Roberto Formigoni: la frase che non dovremo mai dimenticare
Quando finirà la guerra? «Quando Putin vorrà» ha risposto seccamente, e a ragione, Guterres, Segretario generale Onu. Ma Putin ha deciso la guerra a oltranza. Riferiscono fonti di informazione da Mosca, che nei giorni scorsi c'è stato uno scontro decisivo, presente Putin, tra i sostenitori delle varie ipotesi sulla condotta da seguire nella guerra e gli obiettivi da raggiungere. E hanno stravinto i sostenitori della linea più dura, che da quel giorno sono diventati gli unici ad apparire in tv e sui giornali. La linea sconfitta, quella più "moderata", sosteneva l'idea di concentrare gli sforzi sul Donbass.
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Vinto nettamente in Donbass, la Russia poteva proporre un accordo che lasciasse lo status quo territoriale del 2014, con l'annessione della Crimea e l'indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk. Ha vinto la linea che punta non solo al Donbass ma alla conquista dell'intera cintura sud-orientale, compresa Odessa, così da privare l'Ucraina di ogni accesso al mare e da farne un territorio totalmente dipendente da Mosca. Ma per ottenere questo folle obbiettivo Putin ha dichiarato una guerra a oltranza, disastrosa anche per il suo Paese.
Una guerra dagli esiti incerti, vista la capacità di resistenza degli ucraini e la determinazione dell'Occidente nell'aiutarli. «La stessa resistenza opposta dagli ucraini», arriva ad affermare Dmitry Rodionov, «è la prova che sono intrisi di filosofia nazista. L'Ucraina va cancellata». Non dimentichiamoci di tutto ciò.