Vladimir Putin, la profezia di Vittorio Feltri: "Morto per intossicazione. Un uomo come lui..."
I media più spregiudicati ci informano che Putin tema per la propria incolumità, addirittura si dice che non beva più alcun tipo di liquido sospettando che contenga un veleno letale. Egli vive al Cremlino, una sorta di bunker inaccessibile a chiunque non sia autorizzato e non goda della fiducia del padrone del palazzo. Talvolta il capo si trasferisce in altre dimore altrettanto fortificate, per cui non si capisce perché non si fidi del personale che si è scelto affinché lo accudisca. Probabilmente il despota ha cominciato a sviluppare una sorta di patologia che affligge non di rado coloro che stanno in alto: si tratta del complesso dell'usurpatore, cioè una paura ossessiva che cova nel potente di essere spodestato, e magari ammazzato, avendo coscienza di aver abusato della propria autorità. Naturalmente le nostre solo soltanto ipotesi però suffragate dal comportamento tenuto specialmente negli ultimi tempi dal dittatore postcomunista. Un uomo che non si limita a dichiarare guerra a un Paese limitrofo, ma lo riduce in pezzi, facendo uccidere donne, bambini e vecchi disperati allo scopo di annientarlo non può campare con animo sereno, deve per forza essere consapevole di suscitare un odio tale da indurre qualcuno, particolarmente esacerbato, a farlo secco con una pozione definitiva.
L'Ucraina? I russi li fanno a pezzi. Feltri, cupa profezia: "Zelensky, devi arrenderti"
Secondo alcuni osservatori di politica internazionale, Vladimir in Russia godrebbe ancora di molti consensi, per cui la sua vita non correrebbe rischi, ma sappiamo che a volte la paura di tirare le cuoia è talmente alta da superare ogni ragionevolezza. In ogni caso il dato psicologico più evidente in Putin è l'insicurezza riguardante la propria esistenza in terra. La storia del mondo per altro insegna che molti monarchi sono talmente preoccupati di non finire in anticipo i loro giorni al punto da vietare a chiunque di toccarli. Si dice per esempio che la regina Elisabetta, anche se cadesse dalle scale, non potrebbe essere manualmente soccorsa onde evitare ogni contaminazione. Mi sembra una esagerazione ma la riferisco perché dimostra il terrore di chi maneggia lo scettro di subire tremende vendette.
D'altronde da Giulio Cesare in poi i detentori del comando non sempre hanno fatto una buona fine. E anche Zelensky non dormirà tranquillo visto che la sua resistenza agli attacchi bellici non è piaciuta a tutti. Qualcuno non ha compreso il motivo per cui migliaia di ucraini siano stati sacrificati, come povera selvaggina, allo scopo di tener testa, senza riuscirci, ai russi spietati. Sia pure con disgusto, staremo a vedere l'esito di un duello impari che ha già provocato stragi. In effetti l'Ucraina è stata devastata, mentre la Russia ha subito delle perdite ma è tuttora in piedi. Se poi Putin dovesse morire intossicato, beh, ce ne faremmo una ragione.
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