Sabrina Quaresima, Feltri sulla preside: "Se due persone consenzienti sco***o..."
In un rinomato liceo romano si registra un episodio che da un paio di giorni tiene banco nelle cronache sia cittadine che nazionali. Pare che la preside dell'istituto abbia avuto un flirt con uno studente dell'ultimo anno. Non sono in grado di dire se sia vero o si tratti di un pettegolezzo promosso a notizia. La signora nega con fermezza, il fanciullone è un po' titubante, dice e non dice. Sta di fatto che la vicenda è montata parecchio e gli stretti collaboratori della dirigente scolastica lanciano accuse attualmente al vaglio della superiore autorità dell'Istruzione. Insomma è scoppiato uno scandalo, nella capitale non si parla d'altro con una curiosità che rasenta la prurigine. Mi rendo conto che la storia sia intrigante sia per le famiglie dei liceali che per gli stessi liceali.
Quando io, una vita fa, andavo a scuola avevo una professoressa di francese che mostrava per me simpatia, che io avevo scambiato erroneamente per una sorta di innamoramento. Infatti quando nei miei corteggiamenti ingenui mi spinsi oltre il lecito mi trovai di fronte a una porta chiusa, sbarrata. Ripiegai sulla commessa di un negozio di dischi ed ebbi maggior fortuna. Ma questo è un dettaglio autobiografico di nessuna importanza. Tornando alla preside accusata di aver circuito l'allievo, con lei ormai al centro di un autentico putiferio, devo onestamente ammettere che si tratta di una forzatura. Vero o non vero che tra la signora e il giovane alunno dell'ultimo anno delle superiori sia successo qualcosa di più profondo rispetto ai normali rapporti tra docente e discente, non capisco dove sia il problema. La dirigente scolastica ovviamente era ed è maggiorenne, quindi padrona assoluta del suo corpo, l'alunno in questione ha 19 anni, pertanto secondo la legge è maggiorenne. In base a questi elementi decisivi occorre ammettere che, quand'anche si fossero coricati insieme nello stesso letto, non avrebbero commesso nessun reato.
La preside nega quanto le si attribuisce, e ciò rientra nel suo diritto alla riservatezza, il giovane invece è più vago e qualche ammissione l'avrebbe fatta. Ma chi se ne frega se due adulti consenzienti scopano, non esiste una norma che vieti un amplesso tra un ragazzotto - ripeto maggiorenne - e una donna volgarmente detta tardona, benché nel caso specifico si tratti di una bella creatura. Il marito della quale sarebbe l'unico ad avere il diritto di essere seccato, benché il tradimento coniugale ormai sia valutato come una bagattella che non merita neanche una lite familiare. Trovo regolare che la preside sia portata a negare ogni sospetto, le bugie difensive sono legittime, al suo allievo invece consiglio, autentico o no che sia stato il suo amorazzo, di tenere la bocca chiusa se non vuole che dopo questo episodio rimanga asciutta a lungo. Una osservazione aggiuntiva. Sia la dirigente addetta all'educazione, sia il suo allievo sappiano che il sesso quanto il congiuntivo sono sopravvalutati. Fare l'amore comporta fatica, il piacere dura poco e la posizione è ridicola. Se ne può fare tranquillamente a meno.