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Pietro Senaldi a DiMartedì: "Paghiamo la Russia e tifiamo Ucraina. Ci rimetteranno le nostre tasche"

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In Italia c’è molta più paura per il portafoglio che per un’eventuale guerra nucleare o per la tenuta della democrazia nell’Occidente”. Ne è convinto Pietro Senaldi, che è intervenuto in collegamento a DiMartedì, la trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris e “dominata” in queste settimane dalla guerra in Ucraina. Il condirettore di Libero ha però voluto puntare l’attenzione sui fatti di casa nostra in relazione all’invasione russa ordinata da Vladimir Putin.

 

 

“Io credo che il problema che avvertono gli italiani - ha dichiarato Senaldi - più se siano nazisti o meno gli ucraini è quanto questa guerra incida sulle loro tasche e se ce la possiamo permettere. Più che dai russi forse gli italiani si aspettano qualcosa dal governo. Che Putin fosse un dittatore si sapeva, si è impegnato per anni in una guerra regionale dove morivano russi e di cui non interessava niente a nessuno perché si pensava che non sarebbe mai esplosa. Adesso ci sta danneggiando molto nelle nostre tasche”.

 

 

Con gli italiani innervositi dalla mancanza di risposte del governo presieduto da Mario Draghi: “La situazione economica è molto grave, non si vede via d’uscita. Non contiamo nulla nello scenario geopolitico, paghiamo la Russia e tifiamo l’Ucraina”, ha chiosato Senaldi.

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