DiMartedì, Pietro Senaldi: "Siamo già in guerra senza accorgercene. Avete sentito Lavrov?"
"Da oggi i cittadini italiani sono considerati nemici in Russia, siamo in guerra quasi senza accorgercene". Pietro Senaldi, condirettore di Libero, in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, definisce "inquietante" il comunicato del ministro degli esteri russo Lavrov.
"Draghi non ha pronunciato la parola 'guerra', ma per Lavrov "oggi chiunque rifornisce di armi gli ucraini, Stati o cittadini, di fatto è considerato un nemico", sottolinea Senaldi. "Oggi i cittadini italiani in Russia sono considerati nemici più o meno come i giapponesi negli Stati Uniti a Pearl Harbor. Noi italiani siamo già in guerra quasi senza accorgercene, e non sappiamo bene quale sarà il prezzo".
Il primo effetto nefasto sarà sulle bollette. "Draghi ha detto chiaramente che questa guerra ci costerà, ma non ha detto come la pagheremo. Stiamo sbattendo via un sacco di denaro che un giorno dovremo pagare. Siccome già 'grazie al Covid', come ha detto Bruno Tabacci, abbiamo potuto indebitarci a cuor leggero, soldi che un giorno dovremo ridare, io sono molto preoccupato perché vorrei capire chi paga questa guerra. E penso che alla fine sarò uno dei contribuenti, so che peggiorerà di molto le mie condizioni di vita in quanto italiano. Vorrei che il governo, dopo averci portato con tutte le sue ragioni in guerra, rivedesse la sua politica economica".