Mario Draghi, Alessandro Sallusti a L'aria che tira: "O saluta tutti e se ne va, o sarà un Vietnam"
Le tensioni tra i partiti sul decreto Milleproroghe, che hanno fatto indispettire anche il premier Mario Draghi, erano assolutamente prevedibili, secondo Alessandro Sallusti. Ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, il direttore di Libero ha spiegato che è facile aspettarsi mosse di questo tipo da parte delle forze politiche nell'anno che precede le elezioni. "Ma è solo rumore o sta per succedere qualcosa di concreto?", gli ha chiesto la conduttrice del programma, facendo riferimento alla strigliata dell'ex banchiere. Ieri, infatti, di ritorno da Bruxelles, è stato molto chiaro con i capidelegazione in cabina d regia: "Senza voti non si va avanti".
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"Non sono stupito, è impensabile che in un anno elettorale si possa navigare in serenità soprattutto con una maggioranza così disomogenea e conflittuale anche tra le sue poche parti omogenee, cioè tra i due blocchi che si sfideranno poi alle elezioni - ha commentato Sallusti, in collegamento col talk -. Il problema non è Draghi, è solo che è politicamente impossibile una navigazione serena adesso".
Secondo il direttore di Libero, inoltre, le opzioni per il presidente del Consiglio sono al massimo due: "O Draghi prende atto di questa situazione e saluta tutti e se ne va, cosa che nemmeno io mi auguro ovviamente, oppure sarà un Vietnam da qui alle elezioni". Due scenari non proprio rosei, insomma.