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No vax, il grande burattinaio dietro il "partito dei ribelli": chat e propaganda, la verità

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Paola Natali
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Da più di un anno nelle televisioni private, nelle radio sono nati programmi che spingono le teorie No vax. Quale obiettivo può avere questa strategia comunicativa? Certamente il web impazza con video dove le teorie complottiste sono varie e le chat di telegram infuocate, ma qual è la necessità di veicolare utenti e pubblico? Convinti sostenitori delle teorie No vax oppure come spesso si vede nel Belpaese tutto deve essere finalizzato a soldi o poltrone? Quando le persone si sentono disorientate e spesso emarginate dalla società, oppure deluse dalla politica o dalla propria vita, trovano in un contesto di aggregazione la svolta per riuscire a fare sentire la propria voce . Analizziamo cosa sta accadendo, in Veneto, la regione che durante l'emergenza Covid ha dimostrato una capacità lungimirante nell'intervenire durante la pandemia, nascono i primi gruppi organizzati.


POPOLO DEL WEB - Non si parla di persone che casualmente accedono a social ma di un popolo che si muove seguendo un piano preciso: usano il web, spazi in tv, organizzano manifestazioni, hanno sponde in Parlamento. Insomma, una struttura che non fa che condurre verso un movimento politico, un copia ed incolla del modo di comunicare dei partiti, dal movimento 5 stelle per l'utilizzo della rete, al classico comizio elettorale, al veicolare il pubblico televisivo verso un messaggio inconfutabile grazie a quello che si trova in rete, al commentare su Facebook con messaggi che conducono verso la verità, ovvero il complotto, ai semplici insulti. Sarebbe troppo semplice pensare che un gruppo di persone si unisce per un ideale comune. Sembra piuttosto un mosaico dove i tasselli visti separatamente possono non voler dire nulla, ma incastrando ogni pezzo la visione ha finalmente un senso e senza un qualcuno che muove queste pedine risulterebbe impossibile ottenere un risultato coeso. Chi potrebbe confluire nel nuovo partito? In un momento politico dove gli elettori sono disorientati, forse è necessario fare una riflessione sull'orizzonte politico del prossimo futuro e, nello specifico, su quali partiti o movimenti potrebbero nascere. Ma facciamo un piccolo passo indietro. Chi sta organizzando, da mesi, questa nuova ascesa politica? Sicuramente un occhio alla politica estera non manca da parte del futuro leader. In Austria, il movimento No vax, Mfg, potrebbe ottenere un 4% e conseguentemente aggiudicarsi un posto in parlamento sfruttando anche l'ipotesi di elezioni anticipate.


SCHIERAMENTI MARGINALI - In Francia, nelle elezioni regionali del 21 giugno scorso, si sono presentate 3 liste in 6 regioni con a capo persone che non avevano mai fatto politica e con un programma che racchiudeva zero proposte concrete ma variegate teorie complottistiche, tutte basate sui vaccini e sull'esistenza di un nuovo ordine mondiale. Parlando di numeri, quello che si dovrebbe analizzare non è tanto quanti voti rosicchierebbe questa nuova formazione dai partiti attuali, ma quanti ne sposterebbe tra tutte le persone che non credono più nella politica e quindi dal bacino di chi si astiene. Secondo l'ultimo sondaggio Swg, oggi voterebbe solo il 59% dei cittadini: quindi c'è un 41% che potrebbe trovare in una nuova lista, un contenitore che sappia far convergere tutti i voti che partono dalla pancia (non solo quelli dei no vax), il luogo dove sfogare la propria rabbia. All'inizio si pensava così anche di Grillo e del M5S ma tra un anno da questo embrione potrebbe nascere una forza ben strutturata che avendo un esempio da seguire nel non commettere i medesimi errori potrebbe evolversi con ampio respiro europeo. Un fuoco di paglia che, tra un anno, potrebbe certamente creare nuovi, interessanti equilibri politici. La partita adesso vede sul tavolo il vaccino e la questione medica sanitaria dove la scienza la fa da padrona. Ma attenzione perché sul Green pass si apre un nuovo aspetto da considerare, ovvero il tema della libertà. Un gioco che potrà piacere a molti perché questo termine si può facilmente strumentalizzare. Quale miglior momento delle prossime elezioni, dove il like, spesso in modo errato, viene considerato una preferenza e dove i leoni da tastiera sono pronti a scegliere in base ad una frase, per ergersi a futuri leader? Forse gli stessi che credono nel complotto dovrebbero vedere l'altra faccia della medaglia: quella che, grazie alla contrarietà al vaccino e grazie alla lotta contro il green pass, li ha resi un bacino elettorale da utilizzare per far ottenere a qualcuno una poltrona o per rimescolare le carte politiche al tavolo delle trattative.


VOTI DISPERSI - Un gruppo di voti che potrebbero essere dispersi ed inoltre con scadenza abbastanza ravvicinata, visto che un partito basato sulla contrarietà al vaccino, sul no al Green pass e sulle teorie del complotto non è una forza politica che può reggere alla lunga. Elettori facili e facilmente manovrabili che potrebbero però interessare in un momento dove gli stessi partiti si stanno organizzando per il prossimo impegno elettorale. La grande domanda è: «Chi è il manovratore, il burattinaio nascosto dietro il sipario che, con abilità ed astuzia sarà capace di non disperdere questa massa critica e di condurla nel nuovo scenario politico, come carta nel tavolo delle trattative?».

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