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No-vax, Alessandro Sallusti: salutisti o viziosi, ecco le facce ipocrite del popolo che rifiuta il siero

Alessandro Sallusti
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Del popolo dei no vax si è parlato fino alla noia ma forse vale la pena di spenderci ancora qualche parola. In generale lo dividerei in due categorie, i no vax ideologici e i no vax timorosi perché «nessuno sa con esattezza cosa può succedere tra dieci anni nel corpo di chi si vaccina» e perché «di queste multinazionali che fanno miliardi sulla nostra pelle non c'è da fidarsi». Contro i primi non c'è nulla da fare, sarebbe come provare a convincere un terrappiattista che la terra è rotonda o un negazionista che i campi di concentramento nazisti sono esistiti. I secondi sono una categoria meno rigida ma altrettanto bizzarra composta da diverse sottospecie. Per esempio c'è il no vax timoroso accanito fumatore, quello che trenta Marlboro al giorno tra dieci anni per lui non saranno un problema e che quindi finanzia volentieri con dieci euro al dì le multinazionali del tabacco.

 

 

Poi c'è il no vax timoroso per il quale fare uso abituale di cocaina o altre droghe non danneggia il cuore e il cervello e tra dieci anni sarà in forma perfetta. Poi c'è il no vax timoroso che in forma vuole esserlo ora con tre sedute settimanali di palestra tosta supportata da pilloloni di integratori ed estrogeni made in China importati illegalmente dal suo trainer di fiducia che nessuno sa che razza di chimica contengano. Non può mancare il no vax timoroso ma gaudente, quello che si abbuffa da mattina a sera per lo più di cibo spazzatura ingolfando il fegato di coloranti, conservanti e schifezze varie che il colesterolo ci sguazza e che tra dieci anni poi si vedrà.

 

 

E infine c'è la sottospecie più subdola, il no vax timoroso e salutista: non fuma, non si droga, non beve, si corica presto di sera perché dormire fa bene, sesso solo secondo le tabelle del medico oltre ovviamente ai canonici diecimila passi al giorno. Lui di chimica, anche se certificata, proprio non ne vuole sapere. Beato lui, dopo una noiosa vita di privazioni morirà sano

 

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